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L'unità dei sacramenti per i "preti progressisti"

Fonte:
CulturaCattolica.it

Io non ho studiato teologia, ho studiato solo un po’ di catechismo, e neanche troppo bene. A me però viene spesso il dubbio che molti preti (progressisti) non abbiano fatto neanche quello! Non parliamo poi della lettura del Vangelo...
È notizia recente che alcuni sacerdoti brasiliani abbiano chiesto di ammettere i divorziati ai Sacramenti: ogni tanto questa vecchia storia salta fuori! A tutti quei preti che hanno bisogno di una rinfrescata di Catechismo, e di propedeutica alla teologia, vorrei ricordare dove stia il problema... che debba essere io che non ho mai studiato sistematicamente teologia a spiegare ciò a chi dovrebbe scrivere trattati interi mi sembra assurdo, ma ci provo ugualmente...
Il problema, nel caso questi esimi sacerdoti non lo sapessero, è che i Sacramenti sono sette e formano un tutt’uno! E legato a ogni sacramento, piaccia o no, vi sono dei precisi doveri: per la Confessione occorre dire tutte le porcherie che uno ha fatto, senza tralasciarne alcuna, per la Comunione occorre essersi confessati e battezzati, per il Battesimo occorre fare atto di rinunzia al demonio, ecc. Per il Matrimonio occorre, tra le altre cose, esprimere davanti a un Sacerdote la promessa di restare uniti tutta la vita. Ora, nel caso in cui ad alcuni sacerdoti progressisti fosse sfuggito, i sacramenti sono un tutt’uno! Se con le proprie azioni non si rispetta o si nega anche uno solo dei Sacramenti, risulta compromessa l’adesione a tutti gli altri! Questo è il motivo pratico per cui ai divorziati è negato l’accesso ai Sacramenti, per lo stesso motivo per cui è negata, teoricamente, la Comunione a chi non si vuole confessare, o la Cresima a chi non si volesse battezzare. I Sacramenti sono fondamenta della Chiesa, piaccia o no, e sono un blocco unico. Negare la validità, la natura, le caratteristiche di uno significa, perciò, intaccare l’edificio intero! Niente di irrimediabile, per carità, a qualunque peccatore Nostro Signore concede la possibilità di pentirsi e di essere salvato tornando in seno alla Chiesa. Ma, così come il peccatore che non intende riconoscere il proprio peccato non è in condizione di essere assolto, colui che nella propria vita non attua il Sacramento del Matrimonio che ha liberamente contratto, non può accedere agli altri sacramenti. È la stessa, identica, precisa questione. Quando uno sceglie di sposarsi in Chiesa conosce le possibili conseguenze di ciò che fa, non lo obbliga nessuno, lo sceglie liberamente. Signori preti progressisti, piaccia o no i sacramenti sono da accettare in blocco. Disgraziatamente la Fede non è un supermarket, in cui si possa scegliere ciò che piace e ciò che non piace: “Chi ama il padre e la madre più di Me non è degno di Me!” Gesù occorre accettarlo in blocco, non chiede compromessi, chiede un amore esclusivo. La Chiesa, che attraverso i Sacramenti rende Gesù presente sulla terra, occorre accettarla in blocco! I sacramenti si accettano in blocco, prendere o lasciare! Come potreste pretendere l’obbedienza agli altri Sacramenti se accettaste la disobbedienza al Matrimonio, che è un Sacramento come gli altri? Allora potremmo pure dire che il Battesimo non richieda la rinunzia al maligno, che l’Eucaristia non richieda di non essere in stato di peccato, che la Confessione non esiga il pentimento, ecc.
Insomma, condizione necessaria (ma non sufficiente) per dirsi cattolici è riconoscere tutti i sacramenti! Chi non lo fa può benissimo scegliere di praticare una fede supermarket: d’altra parte, signori preti progressisti, non ve l’ha mica ordinato il medico di definirvi cattolici! “All’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”. (Mc 10, 6-9) Se volete a tutti i costi affermare di saperne di più voi piuttosto che venti secoli di Dottrina della Chiesa Cattolica, di ventuno Concili Ecumenici, di duecentosessantaquattro Papi, potete almeno ammettere che forse Gesù Cristo era un pochino più sapiente di voi?

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