Falce e carrello
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Scrive Il Corriere: “Bernardo Caprotti ha scritto un libro-j'accuse contro gli ostacoli posti al suo gruppo nelle regioni rosse. Seguirà esposto in procura”.
Replicano su l’Unità del 26 settembre 2007: “Esselunga ci ha spiato e danneggiato. Chiesti 300 milioni di danni alla centrale Esd di cui Caprotti è il maggior associato …la centrale acquisti Esd, di cui Esselunga è la principale associata, ha fatto «spionaggio industriale», riuscendo ad ottenere un allineamento dei prezzi da parte di alcuni importanti fornitori.”
Ho comperato e letto “Falce e carrello – le mani sulla spesa degli Italiani” scritto da Bernardo Caprotti, quello che viene definito Mister Esselunga.
Vi è raccontata un pezzo della storia d’Italia.
L’autore racconta cosa c’è dietro a quella che potrebbe sembrare concorrenza, ma che diventa “concorrenza sleale” se uno dei concorrenti beneficia di privilegi in partenza.
Nel libro sono pubblicati i documenti a riprova di quanto detto, e gli originali sono disponibili presso la sede centrale della Esselunga.
Ma non è solo un libro sullo strapotere delle coop rosse, è il racconto di un meccanismo “malato”, che dietro alla celebre frase “la coop sei tu”, nasconde un preciso disegno.
Ci piacerebbe si facesse luce almeno su un paio di cose, diciamo tre.
1) la sostanziale continuità di interessi fra amministratori di sinistra e supermercati del movimento cooperativo
2) le agevolazioni fiscali di cui godono le coop, in quanto cooperative,
3) la possibilità di usufruire, anche senza avere la natura di banca, dei finanziamenti che derivano dai “prestiti sociali”.
I tre fattori sommati spiegano come hanno fatto le coop a conquistare in pochi anni, ad esempio, il primato nella grande distribuzione italiana un quarto della quale è ormai a marchio coop.
In un paese serio, delle accuse precise e documentate andrebbero verificate da chi di competenza.