Il cimitero senza croci
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… Il cimitero della mia famiglia è un cimitero protestante. Accoglie i morti di tutte le religioni ma è protestante. E una mia bisnonna era valdese. Una mia prozia, evangelica. La bisnonna valdese non l’ho conosciuta. La prozia evangelica, invece, sì. Quand’ero bambina mi portava sempre alle funzioni della sua chiesa in via de’ Benci a Firenze, e... Dio, quanto m’annoiavo! Mi sentivo talmente sola con quei fedeli che cantavano i salmi e basta, quel prete che non era un prete e leggeva la Bibbia e basta, quella chiesa che non mi sembrava una chiesa e che a parte un piccolo pulpito aveva un gran crocifisso e basta. Niente angeli, niente Madonne, niente incenso... Mi mancava perfino il puzzo dell’incenso, e avrei voluto trovarmi nella vicina basilica di Santa Croce dove queste cose c’erano. Le cose cui ero abituata. E aggiungo: nella mia casa di campagna, in Toscana, v’è una minuscola cappella. Sta sempre chiusa. Dacché la mamma è morta non ci va nessuno. Però a volte ci vado, a spolverare, a controllare che i topi non ci abbiano fatto il nido, e nonostante la mia educazione laica mi ci trovo a mio agio. Nonostante il mio mangiapretismo, mi ci muovo con disinvoltura. E credo che la stragrande maggioranza degli italiani ti confesserebbe la medesima cosa. (A me la confessò Berlinguer).
The Rage and The Pride (La Rabbia e l’Orgoglio) by Oriana Fallaci
Ad Arcene BG, la giunta di centrosinistra ha deciso di realizzare un famedio (struttura dove viene deposta la bara prima delle tumulazione) senza nessuna croce, ma con simboli astratti come un cerchio, un quadrato e un triangolo, “per rispetto ai defunti non cristiani”.
Nonostante le proteste del parroco e di molti cittadini, la mozione posta ai voti dalla minoranza per ripristinare la croce, è stata bocciata. I simboli cristiani non ci saranno.
Che tristezza, che desolazione, un cimitero senza croci non ci rende più uguali, ma più soli, e smettiamola di nasconderci dietro ai musulmani, dietro alla favola del rispetto per gli altri.
Non sono gli islamici che detestano la croce, sono i laicisti che con la scusa dell’accoglienza agli islamici, mirano a buttar fuori dalla memoria e dalla cultura del nostro paese, ogni riferimento al passato, ogni riferimento alla fede.
I laicisti credono esista un mondo “neutro”, utopia, e che la libertà consista nel non avere padre, madre, fede, preferenze per questo o quello.
La libertà invece, consiste nel conoscere le differenze e nel rispettarle, perché solo chi ama, il padre, la madre, la propria fede, la propria patria, la musica del suo paese, i colori e i sapori che lo differenziano da altri, saprà guardare e rispettare coloro che amano un altro padre, madre, fede, patria, musica, colori e sapori.
Perché la libertà non consiste nel non essere di nessuno, ma nel riconoscere di chi siamo.