Lo strappo di Mussi
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Allora vediamo cos’ha fatto MUSSI e perché quello che ha fatto è grave
In Europa un gruppo di paesi aveva proposto una dichiarazione etica sull’uso di cellule staminali embrionali nella ricerca. In pratica, Germania, Polonia, Austria, Slovacchia e Italia si erano dette contrarie a finanziamenti da parte della UE a ricerche che comportino distruzione dell’embrione.
Il voto italiano era numericamente necessario per bloccare i finanziamenti.
Ma arriva il Ministro MUSSI e come prima cosa dopo essere stato eletto si reca a Bruxelles e ritira la firma dell’Italia dando, di fatto, via libera in Europa alla ricerca con l’uso distruttivo di embrioni.
Si è trattato di un atto di arroganza che non ha tenuto conto né della volontà del popolo espressa chiaramente dal Parlamento e dal Referendum, né delle gravi implicazioni che la cancellazione di quella firma comporta, né tanto meno delle promesse fatte da PRODI nel corso delle sue dichiarazioni programmatiche alle Camere, quando si era solennemente impegnato a «cercare in Parlamento larghe intese sui temi che riguardano le coscienze e i valori etici di tutti noi».
I cattolici dell’Unione che fanno?
Prodi ha espresso irritazione e disappunto, ma si è ben guardato dal costringere Mussi a fare marcia indietro, dimostrando di essere ostaggio dei DS, un leader senza leadership, un irrilevante presidente “per conto terzi”.
Rutelli che, aveva fatto una proposta di legge per sostenere la ricerca sulle cellule staminali ADULTE (non embrionali), quella sulla quale si sono ottenuti i migliori risultati in termini di ricerca e di effetti terapeutici, cerca di salvarsi assicurando che per l’Italia non cambia nulla, che la nostra legislazione è salva; è come affermare che in Italia non si può sperimentare con gli embrioni ma si può fare in tutta Europa e l’Italia partecipa alle spese.
Rosy Bindi cerca di salvare la faccia, affermando che non ne sapeva nulla, ma che di certo si sarà trattato di una scelta collegiale.
Fioroni minimizza.
Resta il fatto che il Ministro che dovrebbe tutelare la nostra Ricerca scientifica ha deciso di agire nell’esclusivo interesse di attività di ricerca svolte in altri Paesi. Il suo gesto ha creato le premesse perché L’Unione Europea dirotti una parte delle risorse impegnate nella ricerca sulle cellule staminali adulte - che, ricordiamolo, sta dando buoni risultati - dirottandole su altri fronti.
Questo è gravissimo ed è ancora più preoccupante che nessuno nel Governo si sia opposto ad una decisione così grave, avallandola.
SIA CHIARO! Chiunque voglia far credere che il problema è di tipo religioso, mente, sapendo di mentire. Tanto è vero che tra i paesi contrari a questa ricerca c’è la Germania.
Non la Germania democratico-cristiana della Merkel, ma quella del governo socialista di Schroder. Il paese che ha conosciuto sulla sua carne l’orrore nazista è anche quello che in Europa ha manifestato il massimo di consapevolezza sul tema della difesa dei diritti della persona anche davanti alla sperimentazione medica.
Viene il sospetto che dietro a questa scelta ci siano le pressioni di alcune lobbies, con forti interessi economici nel settore delle bio-tecnologie.
Pertanto chiediamo al presidente del Consiglio Prodi che il governo riconfermi anche in sede europea il “no” italiano a quelle ricerche sulle cellule staminali che richiedono la distruzione di esseri umani allo stato embrionale.
Nel caso ciò non si verificasse, auspichiamo che l’opposizione presenti al Senato una mozione di sfiducia individuale contro il Ministro Mussi.