Un paese da Brividi

Non facciamoci ingannare: Halloween è una festa che non c'entra con noi!
Fonte:
CulturaCattolica.it
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Qualche giorno fa qualcuno mi ha chiesto cosa facevo per festeggiare halloween.
Niente, sia chiaro, niente, non riconosco questa festa come mia.
Io non voglio vivere una tradizione altrui, dimenticando le mie, una tradizione importata di cui i nostri padri non possono raccontarci nulla, perché hanno visto fiorire questa passione per le zucche dal nulla.
Le scuole pubbliche stanno divenendo dei grandi promotori di questa festa.
Dopo avere abolito il Natale, dove si cantano canzoni che parlano di alberi di Natale incantati, la Pasqua che è divenuta la festa della primavera, si deve essere creduto che parlare ai bambini della festa dei defunti o di tutti i santi sia altamente diseducativo, ed ecco allora questa festa delle zucche vuote prendere il sopravvento.

Ci sono in questo periodo negozi decorati con case stregate, zucche con un viso raffigurato illuminate, scheletri.
In una località della Val Seriana si registra il tutto esaurito per la prima festa di halloween, il programma della manifestazione recita:
"Un paese da Brividi",
Quest'anno l'evento si ripete e ancora una volta il paese si popolerà di mostri, folletti, zucche e streghe per regalare a tutti un week end in pieno stile anglosassone.
Grandi e piccini si divertiranno a sfilare mascherati per le strade del paese allestite a tema con decorazioni e fantastiche scenografie e non mancheranno le occasioni per porgere l'ormai celeberrima domanda "trick or treat", "dolcetto o scherzetto?".

Naturalmente, c'è chi ritiene la festa di Halloween un'innocente abitudine che aiuta chi non è credente a fare festa in un periodo in cui altrimenti si sentirebbe escluso e quelli che la pensano come me i soliti bigotti, mentre quelli che festeggiano Halloween pur essendo antiamericani (ma si può essere - anti - un popolo qualsiasi?) sono dei grandi liberali.

Halloween non è solo un'occasione per fare festa e per arricchire il commercio, come San Valentino e molte altre feste, Halloween rappresenta l'emblema di quel continuo processo di "dissacrazione" di importazione, nel nostro paese facciamo fatica ad imparare l'inglese, critichiamo in continuazione il conformismo americano, ma non sappiamo sottrarci a tutto quanto arrivi dal paese a stelle e strisce, lo adottiamo acriticamente.
Non c'interessa saperne la storia, la provenienza, siamo esterofili per passione e abbandoniamo con piacere le nostre tradizioni, per altre abitudini, che tradizione non possono essere, perché non hanno radici nel nostro passato.