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Sharm el Sheikh, l’inferno a mezzanotte

Fonte:
CulturtaCattolica.it


In Egitto si celebra il cinquantenario della caduta della monarchia e delle autobomba distruggono alberghi e uccidono turisti e residenti, persone che lavorano e persone che hanno scelto l'Egitto per le loro vacanze.

Questa gente non ha a cuore né i propri bambini, né la propria gente, non gliene frega niente dell'economia dei loro paesi, di sconfiggere la povertà, di migliorare la vita dei loro simili, questa gente non ha cuore.

L'ideologia che guida i loro passi e i loro atti inumani, ha accecato il loro sguardo, pertanto, far saltare in aria 24 bambini per colpire un "soldato americano" com'è accaduto nei giorni scorsi a Bagdad, non ha per loro nessuna importanza, far saltare in aria alberghi dove lavorano moltissimi musulmani pur di colpire quelle che per loro sono "centrali del vizio" piene di "infedeli" è per loro un dovere, sono disposti a dare la vita facendosi esplodere.
I loro padri a casa faranno festa, le loro madri e le loro sorelle, stringeranno tra le mani la foto dell'eroe e canteranno inni a quel figlio coraggioso, immolatosi per ripristinare la paura e l'integralismo becero. La famiglia prenderà i soldi offerti loro da chi guida e recluta questa gente incapace d'amore e la catena dell'odio non avrà fine.

Reazioni:
Il portavoce del ministero degli Esteri Hamid Reza Assefi, ha detto:
"La repubblica islamica d'Iran condanna fermamente gli attentati a Sharm el Sheikh e esprime partecipazione al dolore delle famiglie e dei Paesi di provenienza delle vittime(..) L'uso del terrore per raggiungere i propri scopi è ingiusto". "Noi chiediamo ai Paesi occidentali di non applicare misure restrittive ai musulmani perché questi attentati non hanno nulla a che vedere con i musulmani e introdurre misure restrittive nei confronti dei musulmani è il miglior servizio reso ai terroristi".

Il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha espresso "dolore e collera" dopo gli attentati di Sharm el Sheikh.
Dolore e collera?
Vi sembra troppo pretendere anche dai musulmani il rispetto delle leggi dei paesi in cui vivono?
Vi sembra eccessivo che si chiudano le Moschee dove si inneggia alla morte degli infedeli?
Vi sono delle leggi, sono uguali per tutti e vanno rispettate, niente di speciale, normale amministrazione, chiedere il rispetto delle leggi dello Stato senza deroghe e favoritismi, chiamare terroristi e non resistenti chi mette delle bombe e trattarli come terroristi, vi sembra eccessivo?.

Molta gente in questi giorni si pone il dilemma - partire o non partire – per un paese arabo?
Sfidare la paura e non lasciarsi piegare o starsene in casa?

''Non è stata una scelta facile - commentavano due fidanzati arrivati a Bologna dal Veneto dopo un viaggio in auto nella notte, con l'autoradio sintonizzata sui Gr per seguire in tempo reale gli sviluppi - Ma non ce la facciamo proprio a partire. Andremmo nella bocca del leone, e non ce la sentiamo''.


Io dico, non partiamo, non per paura ma per strategia.
Sospendiamo tutti i voli, annulliamo tutte le prenotazioni, non per salvarci la pelle nell'immediato, tanto, se devono farci saltare in aria, lo faranno anche mentre passeggiamo in Piazza San Pietro o saliamo sulla torre Eiffel, ma per dare un segnale forte d'unità, siamo un popolo e se decidiamo di cambiare meta lo facciamo in massa.

Spiace per l'economia dei paesi arabi? Allora i governi dei paesi che vivono con i proventi del turismo di questi "infedeli" (noi) prendano seri provvedimenti, vadano a stanare gli integralisti, prendano posizione con i fatti e non con le parole.
Nulla di personale, ma le dichiarazioni di rammarico non sono più sufficienti.

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