Ma cosa ha detto Buttiglione e cosa stanno dicendo gli altri?
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Cosa ha detto l'on. Buttiglione e cosa stanno dicendo altri, che proprio oscurantisti o cattolici non sono: Mieli, Galli Della Loggia, THE WALL STREET JOURNAL che parla di "Inquisizione laicista."
Vediamo i fatti:
Rocco Buttiglione interrogato dalla Commissione del Parlamento Europeo:
"Molte cose che non sono perseguite dalla legge possono essere considerate immorali. Io penso che l'omosessualità è un peccato, ma non un delitto penale. Lo stato non ha il diritto di ficcare il naso in questo campo".
"Credo nella libertà, che significa non imporre agli altri quel che uno considera giusto. Perciò, se mi chiedete se proporrò una direttiva che legalizzi le famiglie omosessuali, la mia risposta è no".
"Non prostituirò la mia coscienza per un posto nella Ue".
GLI ALTRI:
Il Corriere della Sera 13.8.2004:
Ernesto Galli Della Loggia si chiede e chiede ai suoi lettori:
"Quanti cattolici - cattolici veri, cioè obbedienti a Roma e disposti a testimoniare la propria fede - avrebbero risposto in modo diverso da Rocco Buttiglione davanti ai parlamentari europei incaricati di valutare la sua nomina a membro della Commissione dell'Unione?"
rispondendoi poi:"Nessun cattolico, credo, avrebbe mai potuto dire di considerare moralmente accettabile o indifferente l'omosessualità, ovvero che a base della famiglia può non esserci il matrimonio e che può ritenersi tale anche quello tra due individui del medesimo sesso." La decisione della Commissione del Parlamento Europeo non è cosa di poco conto ha infatti un significato più ampio, se a causa delle sue idee Bottiglione non è idoneo, Galli della Loggia fa notare che "La decisione della Commissione del Parlamento europeo contraria alla nomina di Buttiglione significa in pratica che, mentre prima poteva essere tollerata qualche eccezione, d'ora in poi chiunque aderisce al cattolicesimo e lo manifesta senza reticenza non è idoneo a ricoprire incarichi al vertice dell'Unione; che tra il cristianesimo cattolico e i principi in cui si riconosce l'Europa come istituzione esiste una incompatibilità sostanziale. Ma non è solo questione del cattolicesimo, si badi: fino a prova contraria, infatti, disapprovazione dell'omosessualità e concezione bisessuale del matrimonio sono comuni anche all'ebraismo e all'islamismo. I Saint-Just in sedicesimo di Bruxelles hanno dunque messo al bando d'un sol colpo né più né meno i tratti fondamentali dell'antropologia dell'intero monoteismo. (…) L'ideologia cioè dell'obbligatorio e generale relativismo dei valori e della conseguente accusa di intolleranza per chi obietta, della radicale delegittimazione per ciò che riguarda i comportamenti personali di ogni vincolo rappresentato dalla storia e dal passato culturale, la tendenziale riduzione a "diritto" di ogni inclinazione o scelta individuali.
PAOLO MIELI: Corriere della Sera
Mieli ricorda ai suoi lettori le numerose divergenze d'opinione tra lui e Bottiglione. Divergenze che non gli impediscono di rilevare la gravità di quanto sta accadendo.
"Cari lettori, ho scelto a caso queste lettere tra le decine che mi sono pervenute sull' affaire Buttiglione al solo scopo di rappresentare il rapporto quantitativo tra chi ha difeso l'esponente cattolico e chi si è pronunciato contro di lui: due (a favore di Buttiglione) su tre. Una maggioranza di bigotti, nostalgici del Sillabo e di Pio IX? Non credo.
(…) Intendiamoci, le mie idee - in materia di gay come su molte questioni etiche - sono agli antipodi di quelle di Buttiglione. Ma proprio in coerenza con queste idee inorridisco per quel che gli è capitato. Ed ero sicuro che le persone come me, in particolare i promotori del referendum di cui ho testé detto, avrebbero colto l'occasione per dimostrare la quintessenza della natura dello spirito laico prendendo immediatamente le difese di quel parlamentare cattolico dall'evidente vessazione che ha dovuto subire.
E invece... Mi stupisco che in un'occasione del genere il leader radicale Marco Pannella abbia avvertito la necessità di chiamare in causa le vicende giudiziarie di un collaboratore di Buttiglione (tal Catone) dimostrando in questo modo di non essere sufficientemente convinto di ciò che aveva da dire sul merito della questione. Allo stesso modo trasecolo al cospetto delle dichiarazioni di molti avversari politici dell'illustre "bocciato" che dichiarano esser stati Mario Monti e Emma Bonino migliori commissari di quanto lo sarà Buttiglione. Che c'entra? E mi spiace, davvero, aver dovuto leggere in un'occasione del genere ironie fuori luogo nei confronti di un personaggio ostracizzato per aver detto liberamente quel che pensa badando bene a tenere tutto ciò distinto da quel che sarebbe andato a fare nel suo nuovo incarico. Possibile che nessuno o quasi abbia saputo riconoscere la fragilità di queste reazioni?
Leggiamo su Avvenire del 14.10.04:
THE WALL STREET JOURNAL
Distinzione tra moralità e diritto
"L'Inquisizione laicista d'Europa": così il Wall Street Journal spiega ai suoi lettori il caso Buttiglione. Mister Buttiglione, racconta il primo giornale finanziario del mondo, ha "fatto distinzione tra moralità e diritto positivo, una distinzione a quanto pare troppo sottile per i suoi esaminatori". E cita l'interessato: "Molte cose che non sono perseguite dalla legge possono essere considerate immorali. Io penso che l'omosessualità è un peccato, ma non un delitto penale. Lo stato non ha il diritto di ficcare il naso in questo campo".
Commenta il giornale americano: Lo hanno dipinto come un "fanatico religioso", mentre Buttiglione ha detto queste testuali parole: "Credo nella libertà, che significa non imporre agli altri quel che uno considera giusto. Perciò, se mi chiedete se proporrò una direttiva che legalizzi le famiglie omosessuali, la mia risposta è no". Buttiglione ha ragione, giudica il Wall Street Journal, a sostenere che il matrimonio gay non può né deve essere imposto a livello europeo. E registra con lode un'ultima frase dell'interessato: "Non prostituirò la mia coscienza per un posto nella Ue". "A nostro parere, Buttiglione sarà uno splendido commissario".