Tutti nudi
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Tempo fa scrissi un articolo "Pannella nudo non è un gran belvedere", mi riferivo alla lettera del leader dei Radicali a Beppe Grillo, si parlava di nostalgia del "nazicomunismo cinese" che intervenga "nazisticamente, ad impedire la natalità, sterminando con la forza dello Stato feti e neonati."
Ma col passare delle settimane mi pare che stiano rimanendo tutti "in mutande"
Prodi ha scritto all'arcigay e arcylesbiche invitandoli a stare buoni e promettendo che appena vinte le elezioni sarebbero stati accontentati dalla legge sui PACS.
Bertinotti, promette bambini alle coppie omosessuali.
Ora tocca a D'Alema che NON considera il referendum sulla Legge 40 l'espressione di un popolo, vien da pensare che il popolo si esprima intelligentemente solo quando la pensa come loro.
"FECONDAZIONE: D'ALEMA, DS PRONTI A CAMBIARE LEGGE 40 (fonte 28 mar. Adnkronos Salute)
I Ds si impegnano a cambiare, nella prossima legislatura, la legge sulla fecondazione assistita.
''Non consideriamo espressione del popolo italiano un referendum in cui la maggioranza dei cittadini non ha votato'', ha affermato il presidente dei Ds Massimo D'Alema, nel suo intervento conclusivo al convegno dei Ds sulla salute e il benessere sociale del Sud, questo pomeriggio a Napoli.
''Cercheremo in Parlamento - prosegue - di cambiare la legge 40 innanzitutto nelle parti in cui è lesiva della libertà della donna e poi in quelle che sono ostacolo al libero sviluppo della ricerca.
Non abbiamo la pretesa che questo sia parte del programma del Centrosinistra, che e' frutto di convergenza e mediazione.
Non si tratta solo di libertà di coscienza, ma è un impegno di una grande forza laica quale sono i Ds'', (…). A dividerci dai Radicali - spiega - non è stato il referendum sulla legge 40, che noi abbiamo sostenuto, ma quello sull'articolo 18 e il sostegno ad alcuni aspetti della politica estera di Bush.
Insomma, va bene essere cristiani e non seguire Ruini, ma esserlo e seguire questi signori mi fa venire un dubbio atroce…
Meglio un politico peccatore e divorziato che difende la famiglia, la libertà di educazione, la sussidiarietà come possibilità per la gente di rispondere ai bisogni di altre persone, anziché qualche politico ben sposato, che promette Pacs, figli agli omosessuali, statalizzazione dell'educazione, annullamento degli esiti referendari.
Leggete la recensione apparsa su Il Foglio dell'autobiografia di Claire Breton, cresciuta con due "mamme", serve a chiarire le idee.