Caruso, un "disobbediente" con patrimonio da latifondista
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Titolava il Giornale di sabato 18 febbraio.
Paolo Bracaloni infatti, ci ha messi al corrente del lungo elenco degli immobili e dei terreni di proprietà del candidato del Prc, sette pagine per scoprire che il disobbediente Francesco Caruso, candidato di Rifondazione comunista alla Camera, è un latifondista milionario. Lui, che vuole espropriare la barca di D'Alema per dare una casa ai poveri, che annuncia l'esproprio delle seconde case, proprio lui è proprietario di uliveti, vigneti, terre da agrumi, terreni da pascolo e immobili, sparsi tra vari comuni in provincia di Cosenza, frutto del generoso lascito di uno zio.
"La visura catastale su terreni e fabbricati intestati al leader dei no global meridionali Francesco Saverio Caruso, è lunga sette pagine. Nei comuni calabresi di Longobucco, Calopezzati, Corigliano Calabro, nel Cosentino, il giovane no global è un padrone a cui dare del voi. Ha proprietà, immobili e terre, per un valore enorme. Sei appezzamenti tra terreni da pascolo e uliveti in località Calopezzati. Una frazione di un vasto agrumeto a Corigliano Calabro, metà proprietà di due terreni da 15 e 9 ettari a Longobucco, dove possiede anche una frazione di due appartamenti di 5 locali. Nella sua rendita catastale figurano poi altri 35 terreni (vigneti, uliveti e pascoli) sempre a Longobucco. Tra cui un uliveto di 54 ettari e un altro di 60, un querceto di 22 ettari, un frutteto di 38 ettari, poi pascoli e campi a perdita d'occhio. Nel complesso, una proprietà da latifondista coi fiocchi.
Ma anche da papà e mamma non è mancato nulla al giovane Francesco, antagonista cresciuto negli agi della ricca famiglia beneventana prima di trasferirsi nell'Officina 99 e nel centro sociale Ska di Napoli, dopo l'università a Bologna, la laurea all'Istituto universitario Orientale di Napoli e la scoperta del mondo dei centri sociali. Con i genitori e il fratello ha vissuto per anni, fino alla fine del liceo, in un superattico di 350 mq nel centro storico di Benevento, nella lussuosa via Calambra. Appartamento in cui la famiglia Caruso stava in affitto, con un canone di favore. Proprietaria dell'immobile erano infatti le Ferrovie dello Stato, di cui il padre era - oggi è in pensione - un dirigente, chiamato a Benevento dalla sua Calabria per realizzare un importante intervento infrastrutturale sulla rete della città campana. E forse il contrappasso, la carriere edipica di Francesco, comincia proprio così, dal padre. Ingegnere capo delle Fs, governatore regionale dei Rotary, fu proprio lui a progettare le infrastrutture dell'Alta velocità a Benevento, un viadotto e il tunnel ferroviario, opera che oggi permette di viaggiare in eurostar da Benevento a Foggia in poco più di un'ora."
Mi son sempre chiesta dove trovano i soldi i Caruso, gli Agnoletto e company, chi darà loro uno stipendio, se non hanno mai lavorato in vita loro, nel senso che noi comuni mortali diamo al termine lavoro, alzarsi il mattino, timbrare un cartellino, ritirare lo stipendio a fine mese, avete presente?
Eppure questa gente è sempre in viaggio da una parte all'altra del mondo dove ci sia una bandiera colorata da sventolare, una casa da occupare, ecc…
Poi, mi hanno spiegato che son ricchi di loro, e che oltre a quelle ricchezze hanno trovato anche amici che gli hanno fatto fare consulenze ben pagate.
Ah, ma allora tutto è chiaro.