Il senso religioso in 16 film 13 - "L'ultima estate - Ricordi di un'amicizia" di Pete Jones
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“L’ultima estate – Ricordi di un’amicizia “regia di Pete Jones (2002)
Per quale motivo Pete, un bambino irlandese di 8 anni, si avvicina al tabernacolo della Chiesa per rubare di nascosto un’ostia? Deve finire una “missione”: quella, cioè, di convertire un non cattolico, così Pete potrà
accedere al Paradiso.
Al papà, che gli dice: “…non tentare di cambiare il mondo a 8 anni….” fanno eco le parole materne: “…lui cerca solo di dare un senso alla sua vita…”. Chi è il coetaneo che Pete va a cercare? Danny,il figlio leucemico del rabbino della sinagoga vicino a casa sua. Incuriosito, il rabbino non lo ostacola, perché suo figlio trova un amico. Succede che Danny, a tavola comincia a fare il segno della croce prima di pranzo; che Pete lo “battezzi” con l’acqua marina; che sottoponga Danny ad una serie di prove per essere degno di ricevere la
prima Comunione. Insomma Pete incanala il desiderio e l’impeto positivo di Danny, rendendolo protagonista di “piccole imprese” dentro il reale, stanandolo da un’infanzia mortificata dalla malattia, lanciandolo su un’impresa da compiere. Superate brillantemente tutte le prove, Pete tenta il furto dell’ostia sull’altare: il parroco lo coglie in flagrante e il rabbino non riesce a comprendere il significato di questo gesto. Pete ha una risposta per ambedue: quale?