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1) OMOSESSUALITA’

Fonte:
CulturaCattolica.it

A proposito di questo tema, la solidità dottrinale dell’Arcivescovo di Buenos Aires è emersa nella sua coraggiosa e combattiva opposizione alla proposta governativa di introdurre i matrimoni e le adozioni omosessuali nella legislazione argentina, proposta diventata legge il 15 luglio 2010.
Il giorno successivo sul quotidiano La Nacion le posizioni di Bergoglio venivano bollate come «posturas oscurantistas propias de la Inquisición». Poichè lo stesso Arcivescovo non cedette di uno iota dalle proprie posizioni, gli attacchi mediatici non smisero di colpirlo. Il 27 agosto del 2012, ad esempio, il senatore Marcelo Fuentes del Frente para la Victoria (FPV), il partito del presidente Kirchner, espressione di un peronismo di sinistra, definì le argomentazioni di Bergoglio contro il matrimonio gay un «planteo medieval y oscurantista». Già durante il dibattito parlamentare che portò all’approvazione della “ley por el matrimonio igualitario”, lo stesso Nestor Kirchner, marito dell’attuale Presidentessa, nel discorso con cui annunciava il proprio voto favorevole si scagliò contro Bergoglio affermando che «la Argentina debe dejar definitivamente las visiones discriminatorias y oscurantistas». Lo stesso Kirchner, del resto, aveva definito il Cardinale come «el verdadero rapresentante de la oposición».
Per amor di verità, occorre ammettere che l’allora Arcivescovo di Buenos Aires dimostrò un coraggio direttamente proporzionale alla furia delle invettive ricevute. Condannò pubblicamente la proposta di legge, scrisse lettere e appelli, convocò per domenica 11 luglio 2010 una marcia contro il matrimonio omosessuale, e fece leggere in tutte le chiese durante le messe un duro messaggio.
A comprova dei difficili rapporti tra il Cardinal Bergoglio e i coniugi Kirchner vi è il fatto che la Presidentessa si sia tiepidamente complimentata per l’esito del conclave solo alle 21,30, ora italiana, oltre un'ora dopo l’annuncio ufficiale del nuovo Pontefice, e che i deputati del suo blocco si siano rifiutati di interrompere in Parlamento una cerimonia di commemorazione nei confronti dell'ex presidente venezuelano Hugo Chávez, per salutare l’elezione di Papa Francesco.
Per comprendere, però, quale sia l’impostazione dottrinale di Bergoglio in materia di omosessualità, tra i tanti suoi interventi se ne possono citare due. Il primo è la lettera del 22 giugno 2010 inviata ai quattro monasteri carmelitani di Buenos Aires in occasione del voto sulla legalizzazione del matrimonio e delle adozioni omosessuali.

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