2013 06 19 INDIA fondamentalismo anticristiano. NIGERIA Quattro chiese bruciate. SRI LANKA Devastata una chiesa cattolica. Profanato il tabernacolo: il miracolo delle ostie?
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INDIA - Nel Maharashtra esplode il fondamentalismo anticristiano
Famiglie cristiane cacciate dai villaggi; progetti per la costruzione di chiese bloccati; luoghi di culto e assemblee di preghiera attaccati: accade in alcune zone del Maharashtra, uno degli Stati più ricchi e avanzati dell’India, dove ha sede Mumbai, metropoli cosmopolita e capitale finanziaria del Paese. “Un trend in crescita e preoccupante” denuncia all’agenzia AsiaNews il Global Council of Indian Christians (Gcic), che da oltre due mesi raccoglie le richieste d’aiuto di alcuni gruppi cristiani, in particolare nel distretto di Yavatmal, presi di mira dalle comunità indù locali. La notizia stupisce perché è raro sentire di aggressioni contro la comunità cristiana e cattolica nello Stato. Il villaggio di Pandahrewani è uno dei più colpiti. Da circa due mesi alcuni abitanti indù hanno vietato ai concittadini cristiani di praticare la loro religione dentro il villaggio, impedendo loro di costruire una piccola chiesa e invitandoli ad abbandonare la zona. Secondo testimonianze rese al Gcic, a fomentare l’odio interreligioso sono gruppi locali di fondamentalisti indù. Per aver cercato più volte di costruire la propria casa, questi militanti indù hanno denunciato il cristiano Suresh Athram alla polizia locale e aggredito sua moglie. Gli agenti hanno cercato di risolvere la controversia facendo sottoscrivere alle parti un compromesso, che non è stato però seguito. In occasione dell’Hanuman Jayanthi (una festa indù caduta il 25 aprile scorso, ndr), centinaia di indù hanno distrutto una chiesa locale, riempiendola con idoli induisti e praticando una cerimonia in segno di sfregio. Nella stessa zona il 6 giugno scorso Bapurai Dhadange, un indù, ha occupato con altre 20 persone il terreno di alcuni cristiani. I fedeli hanno tentato di denunciare l’accaduto alla polizia, ma l’uomo e i suoi seguaci hanno risposto denunciando a loro volta i cristiani, accusandoli di praticare conversioni forzate. Le forze dell’ordine hanno estorto loro dei soldi per non arrestarli. (Radio Vaticana 15 06)
INDIA - Venti Pastori della Chiesa Battista aggrediti da estremisti indù
Estremisti indù hanno brutalmente aggredito 20 Pastori protestanti della Chiesa Battista nel distretto di Mahehwaram Mandal, territorio di Hyderabad, capitale dello stato di Andhra Pradesh, in India centromeridionale. Secondo quanto comunica a Fides una nota dell’“All India Christian Council”, organizzazione ecumenica delle comunità cristiane in India, il 4 giugno scorso circa 50 militanti del gruppo “Rashtriya Swayamsevak Sangh” (RSS, “Corpo dei volontari indù”) hanno interrotto un ritiro spirituale del gruppo dei Pastori Battisti, insultandoli, percuotendoli con bastoni e ferendoli. Durante la violenza, i militanti accusavano i Pastori di condurre “attività di conversione forzata”. I Pastori sono stati condotti in ospedale e hanno sporto denuncia alla polizia. Nei prossimi giorni le comunità cristiane del territorio intendono organizzare un marcia pacifica per protestare contro la violenza.
“Ogni violenza va condannata, ma va detto che episodi di tal genere non sono molto frequenti in Andhra Prdesh”, spiega a Fides, p. Amal Yeruva, sacerdote cattolico di Hyderabad. “I gruppi estremisti indù, infatti, non sono molto forti in Aadhra Pradesh come in altri stati indiani, quali Chhattisgarh e Madhya Pradesh, anche perchè il partito politico che li protegge, il BJP (Baratiya Janta Party), non ha molto seguito”.
Il sacerdote spiega a Fides: “Va detto che la Chiesa cattolica, comunità di più antica tradizione, non ha problemi nel portare avanti le attività pastorali, come a volte accade, invece, per le comunità di derivazione cristiana protestante. Per parte nostra, il dialogo con le comunità e con i leader indù è ampio e fecondo, e prosegue a tutti i livelli. La Chiesa cattolica gode di grande rispetto nello stato”.
Lo si evince anche da come nella diocesi di Hyderabad vanno avanti “iniziative e programmi per l’Anno della Fede: semiari, ritiri spirituali e laboratori per sacerdoti, religiosi e laici che aiutano la comunità a rafforzare la propria fede e la propria testimonianza”. Secondo un Rapporto inviato all’Agenzia Fides dal “Consiglio globale dei cristiani indiani” (Gcic), nel 2012 sono stati censiti ufficialmente 135 attacchi contro fedeli cristiani in India. (Agenzia Fides 7/6/2013)
NIGERIA - Quattro chiese bruciate da Boko Haram
Quattro chiese sono state bruciate in un attacco commesso probabilmente da appartenenti al gruppo jihadista Boko Haram nello Stato di Borno, uno dei tre Stati del nord della Nigeria dove è stato imposto lo stato di emergenza. Un gruppo di uomini armati di ordigni esplosivi artigianali e di bombe molotov ha assalito le comunità Hwa’a, Kunde, Gathahure e Gjigga sulle Gwoza Hills, mettendo a fuoco le 4 chiese, razziando e saccheggiando il bestiame e le riserve di cereali della popolazione.
“Purtroppo non ho informazioni precise e non so a quali comunità cristiane le chiese distrutte appartengono” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Ignatius Ayau Kaigama Arcivescovo di Jos e Presidente della Conferenza Episcopale della Nigeria. “Tutte le comunicazioni sono state tagliate con le zone interessate dalle operazioni militari e non è possibile mettersi in contatto con il Vescovo di Maiduguri” spiega Mons. Kaigama.
(Agenzia Fides 17/6/2013)
SRI LANKA - Devastata una chiesa cattolica.
Profanato il tabernacolo: il miracolo delle ostie?
Un gruppo di balordi ha attaccato la chiesa cattolica St. Francis Xavier ad Angulana, nell’arcidiocesi di Colombo. I vandali - riporta l’agenzia AsiaNews - hanno distrutto un’antica statua della Vergine, per poi accanirsi sul tabernacolo: lo hanno staccato dall’altare tentando di dare fuoco all’eucarestia. Il fatto è avvenuto il 5 giugno scorso intorno alle 10 di sera. In un primo tempo si era pensato ad un gesto contro la chiesa perché da diversi mesi in Sri Lanka avvengono attacchi contro le minoranze religiose, in particolare cristiana e islamica. In genere si tratta di aggressioni architettate da gruppi di estremisti buddisti (il Bodu Bala Sena o il Sinhala Ravaya), che lottano per proteggere la popolazione buddista e singalese (la maggioranza, ndr) e la sua religione. L’arcivescovo di Colombo, il card. Ranjith, ha poi smentito che l’attacco alla chiesa cattolica St. Francis Xavier sia stato di natura anti-cristiana; quindi si tratta di un semplice atto vandalico fatto da balordi. Secondo molti fedeli però, proprio durante l’attacco è avvenuto un piccolo miracolo, che ha rinfrancato il loro spirito e rinvigorito la loro fede. Sebbene il tabernacolo sia stato trovato del tutto imbevuto di cherosene - per gli agenti sono stati versati almeno 30 litri - le ostie consacrate non hanno preso fuoco e sono rimaste intatte. “Questo - raccontano alcuni fedeli ad AsiaNews - è un miracolo forte, attraverso il quale Gesù dà un messaggio alla nostra società e a chi compie simili attacchi: nessuno può distruggere Cristo e il suo amore. Perché egli è morto, ha rinunciato alla sua vita per noi e poi è risorto. Nessuno può fargli nulla”. (Radio Vaticana 11 06)