Cina: I cattolici 'troppo liberi' spaventano il potere

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Scrive Bernardo Cervellera su Avvenire: "Cinque sacerdoti, quattro seminaristi e un vescovo sono la "raccolta" che la zelante pubblica sicurezza cinese si è assicurata in meno di due settimane. Gli arrestati appartengono tutti alla Chiesa sotterranea, grandi testimoni agli occhi dei fedeli, semplici delinquenti agli occhi di Pechino, perché rifiutano il controllo del governo sulla loro attività religiosa. Provengono dall'Hebei e dal Zhejiang, due zone molto sviluppate economicamente, dove la Chiesa sotterranea è estremamente vivace. Vi è senz'altro un legame tra questi arresti e l'imminente visita a Pechino del presidente americano Bush, che comincia oggi. In occasione della presenza di grandi personalità e di numerosi giornalisti che li accompagnano, le autorità cinesi inaspriscono i controlli e gli arresti. Essi temono che i cattolici consegnino alla stampa messaggi, informazioni e petizioni, capaci di mettere in difficoltà il governo. È quasi una tradizione: è avvenuto con la visita di Clinton, di Bush e perfino con cardinali e personalità cattoliche. Pechino ha paura che dalla voce diretta dei cattolici si venga a sapere la reale condizione della Chiesa, che soffre per una libertà più che limitata: controlli, visite della polizia, sessioni "di studio" - eufemismo per "lavaggio del cervello" - mirate a convincere della bontà della politica religiosa imposta dal Partito.

(…) In Cina i cattolici sono perseguitati perché sono "troppo liberi" e non si allineano acriticamente alle posizioni del partito. Una personalità dell'Accademia delle Scienze di Pechino ci ha detto che il presidente Hu Jintao teme i rapporti diplomatici col Vaticano poiché ha paura che «i cattolici ubbidiscano più al Papa che a lui». Per questo Pechino continua ad arrestare anziani vescovi e giovani seminaristi e li costringe - senza successo - ad aderire all'Associazione Patriottica, che vuole costruire una Chiesa indipendente da Roma, ma dipendente dal partito. A nulla vale che questi cattolici siano conosciuti per la loro generosità: accolgono orfani abbandonati, offrono cure mediche a chiunque, costruiscono pozzi per le campagne, rinsaldano le famiglie, educano i figli... Se non bruciano l'incenso all'imperatore di turno, non hanno diritto a vivere."

Seguire Cristo ci rende liberi, di una libertà capace di vivere nella sottomissione e nella persecuzione, ce lo aveva detto "la verità vi farà liberi".