Conoscere l'ideologia “gender” per poterne parlare con competenza

La Pontificia Università Lateranense ha invitato in cattedra l'avvocato Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la Vita, che ha tenuto una lezione alla facoltà di Diritto Civile
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“Il nostro obiettivo - spiega don Mirko Integlia, professore della facoltà di Diritto Civile e promotore dell'iniziativa - era quello di capire e di affrontare, senza giudizi né pregiudizi, una questione culturale, giuridica e morale che guadagna in misura sempre crescente l'attenzione di intellettuali e media. Ed è per questo che abbiamo invitato in facoltà l'avvocato Amato”.
La lezione del presidente dei Giuristi per la Vita non ha deluso le aspettative. Amato ha affrontato i profili civilistici dell'identità di genere e le sue ricadute sul piano educativo. E non ha mancato di lanciare riflessioni e provocazioni ad una platea di studenti colpiti dalla ricchissima mole di dati e casi assunti dal mondo giuridico, politico e dai fatti di cronaca.
“Quella che porto avanti in tutta Italia - ha spiegato Gianfranco Amato - non è certamente una campagna contro le persone lgbt, ma contro una minoranza ricca e ideologizzata che vuole entrare nelle scuole per indottrinare minori indifesi, negando ciò che la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo all’articolo 26 riconosce come il diritto di priorità dei genitori nella scelta di educazione da impartire ai propri figli”.
E questo, secondo Amato, va fatto anche a difesa degli omosessuali. Perché, spiega il giurista cattolico, “chi pagherà nel lungo termine questa folle campagna ideologica saranno proprio le persone omosessuali strumentalizzate dalle lobby lgbt. Insomma, quando la gente prenderà consapevolezza di quello che sta accadendo, c’è il pericolo che ci possano essere dei passi indietro nella percezione sociale dell’omosessualità”.
Da questa premessa discende la provocazione più forte lanciata da Amato: “Vorrei esortare - ha concluso - tutte le persone omosessuali di buona volontà a fare un diverso coming out e a prendere posizione contro coloro che vogliono strumentalizzarli in questa folle battaglia contro l'uomo e la società”.
Non basta. Tra le varie proposte di legge in campo, nessuna determina cosa sia l'omofobia e questo aprirebbe la strada ad una vera e propria “caccia alle streghe” dalle conseguenze imprevedibili, con un enorme aumento della conflittualità sociale.
In definitiva, sostiene il relatore, questa lobby ricca ed ideologizzata, che muove i fili di questo dibattito culturale e mediatico, utilizzerebbe metodi e sistemi tipici dei grandi sistemi totalitaristi che hanno capito che per imporre la propria ideologia è necessario colonizzare l'insegnamento e quindi la scuola. Da qui la necessità, manifestata da Amato, di squarciare il velo dei silenzi e dei “non detti” ripartendo proprio dalla scuola per rasserenare il clima, riportando il dibattito ad un tenore di approfondimento e di conoscenza, per evitare quegli eccessi che danneggerebbero la stessa dimensione dell'omosessualità.
E gli studenti della Lateranense sembrano aver apprezzato le ricette del professor Amato, il suo invito al confronto, al rasserenamento del clima di contrapposizione, per maturare una chiara consapevolezza su tutto il dibattito culturale che anima il movimento “gender”. Nei commenti registrati dopo la lezione, gli studenti hanno auspicato che si sviluppino, a tutti i livelli, momenti di confronto e di riflessione sul tema.
“C'è bisogno di ripartire dalla scuola - conclude il professor Integlia - ed in particolare dall'Università. Il nostro ateneo ed il nostro istituto vogliono raccogliere l'invito di papa Francesco a non guardare il mondo dalla finestra dei nostri studi accademici, ma a partire proprio dalla 'strada' per capire nel profondo ciò che si muove nel mondo e nella società. Sono certo che la lezione del professor Amato stimolerà tutte le intelligenze del nostro mondo accademico e studentesco ad argomentare anche sul piano giuridico una risposta agli interrogativi che oggi impone l'ideologia gender”.