Le fantasie di Amato sono contro il Diritto
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I «Giuristi per la Vita», si sono espressi chiedendo la difesa degli embrioni, che non sono «cose».
A proposito delle osservazioni indicate con chiarezza sia dal Comunicato Stampa che dalla documentazione pubblicata, la Associazione Coscioni descrive le posizioni di Amato come «fantasiosa richiesta». E afferma che gli embrioni sono «proprietà della coppia».
Certo, oggi ci vuole fantasia per difendere la vita, per dire che gli embrioni non sono «cose», oggetti di «proprietà della coppia», che il diritto deve difendere la vita dal concepimento, che i «lettori di qualche giornale cattolico» non sono extraterrestri e sognatori…
Siamo fieri di avere ancora la «fantasia» di difendere l’uomo, di non accodarci al coro degli assassini che condannano Priebke, e intanto giustificano l’omicidio di un seminarista quattordicenne, Rolando Rivi, colpevole ai loro occhi di non volersi togliere l’abito talare.
Siamo fieri di essere cattolici, e di avere come maestri persone come Madre Teresa di Calcutta, che ci ha insegnato che ogni vita è degna di essere accolta e ha il diritto sacrosanto di essere difesa.
Siamo fieri delle parole di Papa Francesco che afferma che ogni uomo va accolto e protetto, ovunque abiti, «fosse pure il grembo della madre».
Non riconosciamo come compagni di strada coloro che fanno della morte (sia per aborto che per eutanasia) una bandiera di cui essere fieri.
Amiamo la vita, sempre, e faremo di tutto per difenderla e per proteggerla, sempre, sempre, sempre!
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