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«La famiglia cristiana? Non esiste»

Fonte:
CulturaCattolica.it
Breve viaggio tra le stramberie di una domenica qualsiasi

L’intervista (QUI) a don Alberto Strumia, valente scienziato e teologo di fama internazionale (QUI), è tanto interessante quanto dolorosa. Strumia spiega che ha firmato la “correzione filiale”, perché la verità della fede è in pericolo. Desidero sottolineare alcune delle sue incontestabili affermazioni, perché mettono veramente il dito nella piaga.
Sulla liturgia:

E’ evidente che oggi emerge, nella Chiesa, a livello di vertice, ciò che da cinquant’anni si è innescato dalla base fino a più in alto. La liturgia è divenuta sempre meno sacra e sempre più incentrata sull’inventiva più o meno istrionica dei celebranti e sul protagonismo di animatori sempre più preoccupati di esibire se stessi che di esaltare la centralità del Sacrificio di Cristo, che forse non comprendono nemmeno più. Le omelie sono diventate melense e sentimentali, o comizi politici, e il canto sempre meno liturgico. Chi avrebbe dovuto correggere, si è messo talvolta ad imitare queste stesse tendenze.

Sulla dottrina:

quando le divergenze vanno ad intaccare i fondamenti della dottrina, allora non siamo più di fronte a due correnti di pensiero, a due opinioni ammissibili, ma a due dottrine contrapposte, a due chiese separate, di fatto, anche se non giuridicamente. Come due “separati in casa”.

Su Martin Lutero:

Lutero è guardato come un profeta e come un santo, che ha capito con largo anticipo ciò che la Chiesa cattolica non ha compreso finora, condannandosi ad un ritardo storico che sarebbe giunta l’ora di risanare. […] La Chiesa si è lentamente, ma inesorabilmente protestantizzata... E il “cavallo di Troia” per far avanzare questo processo è divenuto quello dell’“ambiguità”, nelle parole e nei gesti, insieme ad una concezione di “misericordia senza pentimento né conversione” che ricorda tanto il pecca fortiter et crede fortius ( pecca fortemente e credi ancor più fortemente) di luterana memoria.

Tutta questa confusione e questa separazione tra vera Chiesa e quella falsa è bene sintetizza dagli avvenimenti della domenica appena trascorsa, con la quarta pagina de “Il foglietto della domenica” (QUI) che riportava il faccione del porcus Saxoniae, al secolo Martin Lutero, con il seguente aberrante commento: “a mezzo millennio dall’affissione sul portone della chiesa di Wittenberg delle 95 tesi di Lutero contro le indulgenze, le due Chiese esprimono gratitudine per i “doni spirituali e teologici” della Riforma protestante e mettono al centro della loro testimonianza la riconciliazione, il superamento delle fratture storiche, il riconoscimento degli errori, l’accoglienza dello straniero”. 
Penso che sappiate tutti il pensiero del Lutero sul Sacrificio della Messa:

Io dichiaro che tutti i postriboli, gli omicidi, i furti, gli assassinii e gli adulteri, sono meno malvagi di quella abominazione che è la Messa papista”.

Domenica, in quasi tutte le chiese d’Italia, i fedeli hanno potuto trovare, sul foglietto della Messa, il faccione di Martin Lutero. Secondo la CEI dovremmo imparare qualcosa dal «Porco della Sassonia». Non solo, ma:

“Un appello viene lanciato «a tutte le parrocchie e comunità luterane e cattoliche, perché siano coraggiose e creative, gioiose e piene di speranza nel loro impegno a continuare la grande avventura che ci aspetta”.

Ecco, per gustare, un esempio di parrocchia creativa che tanto piace alla falsa chiesa: “A Trento, il parroco cattolico e la pastora protestante celebrano insieme“ (QUI), con tanto di parodia della Messa…

Secondo avvenimento: Staino nuovo vignettista di Avvenire, con la sua vergogonosa striscia su Gesù e la Sacra Famiglia (in calce le immagini), che nell’intervista rilasciata a Marina Corradi (QUI), dichiara:

Sono stato poi appieno un sessantottino, un figlio dei fiori, e contro la famiglia tradizionale. Con tutto ciò quando incontravo don Ernesto Balducci, mio amico e conterraneo, mi diceva: ‘Guarda, Sergio, che tu in fondo sei più credente di me’.

Effettivamente è proprio vero! Balducci era più ateo di lui: basta leggere lo scritto dell’Ernesto sulla Sacra Famiglia: da fare impallidire il bestemmiatore più incallito (QUI). Ernesto Balducci: “E io vi dico: la famiglia cristiana non esiste”:

La difesa della famiglia cristiana è un aspetto dell’ideologia cattolica che, molto di più di quanto potremmo pensare, nasconde la volontà di conservare un certo tipo di società e un certo tipo di sistema di rapporti di proprietà.

[…] Non esiste la “famiglia cristiana”, essa è appunto un falso valore. Io vorrei mostrarvi come liberandoci da questa falsificazione, ricercando anche le ragioni per cui essa è nata e si è fatta valere e riferendoci con coscienza liberata alle esigenze evangeliche, noi ci mettiamo in movimento tra le forze che mirano a far crescere la nostra società e liberarla anche da altre schiavitù.

[…] Ora, secondo me, il Vangelo, non ci dà nessun esempio di famiglia precisa. Anche la sacra famiglia è un’invenzione posteriore, borghese, perché la famiglia di Nazareth, non è un modello di famiglia, per il semplice fatto che, almeno nelle convinzioni di fede, Maria e Giuseppe non erano autenticamente marito e moglie. Quindi, presentare come modello di famiglia un modello in cui proprio l’aspetto principale non era integro, significa fare una mistificazione.


Penso sia chiaro, dopo parecchi decenni di falsi maestri, come la verità della fede sia realmente in pericolo!

Santi Angeli Custodi, proteggeteci nella battaglia!

Andrea Mondinelli

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