Associazione Cultura Cattolica

Il calendario del 21 Gennaio

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Eventi

• 1189 - Filippo II di Francia e Riccardo I d'Inghilterra iniziano a radunare le truppe per la Terza Crociata

• 1525 - Nasce il movimento anabattista svizzero, quando Conrad Grebel, Felix Manz, George Blaurock, e un'altra dozzina di persone si battezzano l'un l'altro nella casa della madre di Manz, nella Neustadt-Gasse di Zurigo, spezzando una tradizione millenaria di unione tra chiesa e stato

• 1643 - Abel Tasman scopre Tonga

• 1720 - Svezia e Prussia firmano il Trattato di Stoccolma

• 1793

  1. - Luigi XVI viene ghigliottinato a Parigi in Piazza della Rivoluzione.
  2. - Russia e Prussia si spartiscono la Polonia

• 1861 - Stati Uniti d'America: Jefferson Davis si dimette da senatore

• 1864 - Inizia la Campagna Tauranga, durante le Guerre Maori

• 1871 - Approvata la legge che trasferisce la capitale d'Italia da Firenze a Roma

• 1896 - Termina la Battaglia di Macallè

• 1899 - Viene fondata la fabbrica di automobili Opel

• 1908
  1. - New York approva una legge, l'Ordinanza Sullivan, che rende illegale per le donne fumare in pubblico. La legge riceverà il veto del sindaco.
  2. - Dalla Torre Eiffel viene mandato il primo (per la torre) messaggio radio a lunga distanza

• 1911 - prima edizione del Rally di Monte Carlo

• 1919 - Riunitosi a Dublino, il Sinn Féin adotta la prima costituzione irlandese

• 1921 - Fondazione del PCI a Livorno

• 1924 - Vladimir Lenin muore. Josif Stalin inizia ad eliminare i suoi rivali per assicurarsi il ruolo di leader

• 1925 - L'Albania si proclama repubblica

• 1941 - Seconda guerra mondiale: truppe australiane e britanniche attaccano Tobruk in Libia

• 1954 - Il primo sottomarino nucleare, il USS Nautilus, viene varato a Groton (Connecticut) da Mamie Eisenhower, all'epoca First Lady degli Stati Uniti

• 1968 - Un B-52 precipita in Groenlandia: delle quattro bombe nucleari a bordo, una non venne mai ritrovata.

• 1969 - Un reattore nucleare sperimentale sotterraneo a Lucens Vad (Svizzera), rilascia radiazioni in una caverna che venne sigillata

• 1976 - Il Concorde entra ufficialmente in servizio

• 1977 - Il presidente statunitense Jimmy Carter perdona quasi tutti i renitenti alla leva della Guerra del Vietnam

• 1982 - I carabinieri Giuseppe Savastano ed Euro Tarsilli vengono assassinati da esponenti dei Comunisti Organizzati fermati per un controllo.

• 1998 - Il papa Giovanni Paolo II va in visita apostolica a Cuba, e qui incontra anche Fidel Castro.

• 1999 - Guerra alla droga: In una delle più grandi operazioni antidroga della storia statunitense, la Guardia Costiera degli Stati Uniti intercetta una nave con oltre 4.300 kg di cocaina a bordo.

• 2001 - La tedesca Jutta Kleinschmidt è la prima donna a vincere il rally Parigi-Dakar

• 2009:
- Israele ritira le truppe dalla Striscia di Gaza
- Il presidente statunitense Barack Obama ordina la chiusura del carcere nella Baia di Guantanamo

Anniversari

* 259 - San Fruttuoso (... – Tarragona, 21 gennaio 259) è stato un vescovo e santo spagnolo. Vescovo di Tarragona, fu martire insieme ai diaconi Augurio ed Eulogio ed è considerato santo dalla Chiesa cattolica.
Secondo la passio tradizionale venne arrestato allo scoppio della persecuzione di Valeriano e, dopo essersi rifiutato di abiurare, condannato dal governatore Emiliano ad essere bruciato vivo nell'anfiteatro insieme ai suoi diaconi che ne condivisero la sorte. La stessa fonte descrive le apparizioni, con i diaconi, sia durante la morte (ascesa al cielo dell'anima) che in seguito ai cristiani ed a Emiliano.
Secondo la tradizione le sue ceneri sarebbero conservate presso l'abbazia di San Fruttuoso a Camogli, dove sarebbero state traslate a seguito dell'occupazione araba di Spagna.

• 304 - Santa Greca di Decimomannu (12 ottobre 284 – Decimomannu, 21 gennaio 304) è stata una cristiana vissuta in Sardegna e, secondo la tradizione, martirizzata durante le persecuzioni volute da Diocleziano. È venerata dalla Chiesa cattolica.305 - Agnese di Roma, santa romana

* 305 - Sant'Agnese (Roma, 290-93 – Roma, 21 gennaio 305) è una santa romana.
Agnese era, secondo la tradizione latina, una nobile fanciulla, appartenente alla gens Clodia martirizzata durante le persecuzioni di Diocleziano all'età di 12-13 anni.
Molto varie e talvolta contrastanti sono le notizie circa la sua vita e il suo martirio. Secondo la tradizione più attestata, il figlio del Prefetto di Roma si era invaghito di Agnese senza essere ricambiato, avendo la giovane fanciulla fatto voto di castità a Gesù; il ragazzo si era talmente invaghito che s'era ammalato. Dopo il netto rifiuto da parte della fanciulla, il padre del giovane, saputo che Agnese aveva fatto voto di castità, le impose la clausura fra le vestali, con le quali avrebbe dovuto rendere culto alla dea che proteggeva la città di Roma. Al rifiuto di Agnese, il prefetto l'avrebbe fatta rinchiudere in un postribolo. Qui però nessun cliente aveva osato toccarla, tranne un uomo che la tradizione religiosa vuole accecato da un angelo bianco, cui però successivamente, per intercessione della stessa Agnese, Dio rese la vista.
La tradizione agiografica racconta che Agnese, accusata di magìa, fu a quel punto condannata al rogo, ma le fiamme si divisero sotto il suo corpo senza neppur lambirlo ed i suoi capelli crebbero tanto da coprire la sua nudità.
Dopo questo "miracolo" Agnese fu trafitta con colpo di spada alla gola, analogamente a come si uccidevano gli agnelli. Per questo, nella iconografia tradizionale, compare spesso associata l'immagine di un agnello. Dopo la sua morte il suo corpo fu sepolto nelle catacombe oggi conosciute con il suo nome.

* 496 - Epifanio di Pavia (Pavia, 439 – 21 gennaio 496) fu vescovo di Pavia dal 466 fino alla sua morte. È venerato come santo della Chiesa cattolica.
La sua importanza è dovuta al suo ruolo di mediatore durante il tramonto dell'Impero Romano d'Occidente e l'inizio del regno degli Ostrogoti. L'imperatore Giulio Nepote e il re Teodorico il Grande lo utilizzarono come ambasciatore.
Poco dopo la sua morte Epifanio fu venerato santo e gli furono attribuiti numerosi miracoli. Nell'962 la maggior parte delle sue reliquie fu trasferita a Hildesheim per dare a questa regione, solo recentemente cristianizzata, più prestigio e aiuto celeste. Come in altri casi simili, questa traslazione fu descritta dai cronisti come un furto drammatico per sottolineare il consenso e la collaborazione del santo. Le reliquie di Epifanio sono contenute in uno scrigno dorato sotto l'altare centrale del duomo di Hildesheim.
Sulla base del trasferimento delle reliquie di Epifanio si è formato un gemellaggio tra Pavia e Hildesheim.

* 1059 - Michele I Cerulario (in greco: Μιχαήλ Κηρουλάριος; Costantinopoli, 1000 – Costantinopoli, 21 gennaio 1059) fu Patriarca di Costantinopoli dal 1043 al 1058. Fu protagonista dello Scisma d'Oriente.
Michele Cerulario apparteneva a una famiglia aristocratica di Bisanzio. Nel 1040 era stato coinvolto in una congiura dell'imperatrice Zoe contro Michele IV Paflagonio: era stato costretto costretto all'esilio ed era diventato monaco. Dopo la morte del patriarca Alessio I Studita, il 25 marzo 1043 Michele Cerulario fu nominato patriarca di Costantinopoli dall'imperatore Costantino IX Monomaco; da allora Michele Cerulario difese l'indipendenza del seggio patriarcale sia dalle ingerenze del papa di Roma che da quelle dell'imperatore di Costantinopoli.
Nel dicembre 1048 a Roma veniva eletto al soglio papale papa Leone IX. I dissapori tra le due Chiese riemergevano già da lunga data ad intervalli regolari, sulla scorta della secolare questione del Filioque inerente la natura dello Spirito Santo e delle differenze liturgiche, tanto che il divario sin dai tempi di Fozio si era fatto sempre più ampio e che già dal 1024 il nome del papa non era più citato nei dittici di Santa Sofia).
Michele Cerulario, cominciò ben presto a prendere posizione sulla natura dello Spirito Santo e a contestare tutte le innovazioni che Leone IX stava introducendo nelle regole della Chiesa, in particolare la sua condanna sul matrimonio del clero. Infatti, a sua volta il patriarca attaccò la tradizione del celibato ecclesiastico, quindi la tonsura della barba e infine, nel 1051, la celebrazione dell'eucarestia con pane azimo: tutti costumi in uso presso la chiesa latina, che egli accusò di eresia, proibendo al culto tutte le chiese di Costantinopoli che non utilizzavano il rito greco.
Tale atteggiamento nasceva non solo da esigenze teologico-dottrinarie, ma anche da questioni politiche, in quanto la Chiesa di Roma si era appropriata dei possedimenti ravennati di Bisanzio e minacciava le pretese orientali al primato in seno alla Chiesa.
Papa Leone inviò allora a Costantinopoli dei suoi legati con l'incarico di risolvere questa situazione critica e di convincere i fratelli d'oriente a rimuovere le contestazioni e ad accettare le nuove direttive che egli, in qualità di Primate dei cinque patriarcati cristiani, aveva impartito. Pena la scomunica del patriarca contenuta in una bolla già in possesso dei legati pontifici.
La missione guidata dal cardinale Umberto di Silvacandida e composta dagli arcivescovi Federico di Lorena e Pietro di Amalfi negò la legittimità dell'elezione di Michele, del titolo di ecumenico del patriarca e il suo preteso secondo posto in onore nella gerarchia ecclesiastica dopo il vescovo di Roma. In risposta il patriarca si rifiutò di ricevere i latini, dopodiché, il 16 luglio 1054, il cardinale Umberto depositò sull'altare di Santa Sofia la bolla di scomunica di Cerulario e dei suoi sostenitori. Il 24 luglio Cerulario rispose in modo analogo, scomunicando Umberto di Silvacandida e gli altri legati papali. Inoltre i legati papali e i rappresentanti del patriarcato si scagliarono contro l'anatema gli uni gli altri.
Al momento delle reciproche scomuniche, papa Leone era già morto a Roma e pertanto, l'autorità del Cardinale Umberto, legato pontificio, era di fatto venuta meno. Tuttavia le due Chiese rimasero ferme in uno scisma tutt'ora in essere e da allora in poi, pur considerandosi ciascuna essere cattolica e ortodossa, la Chiesa di Roma e quelle ad essa unite furono note come Chiesa cattolica, cioè universale, mentre quella di Costantinopoli e gli altri patriarcati orientali divennero Chiesa ortodossa, cioè fedele al dogma.
Nel 1055 a Costantino successe, con l'appoggio di Michele Cerulario, la cognata e co-imperatrice Teodora, la quale ricevette un'ambasciata di papa Vittore II, con cui cercò di instaurare una trattativa che non condusse ai risultati sperati.
Nel 1057 Michele Cerulario entrò in contrasto con il nuovo imperatore Michele VI Stratiotico, favorendo la rivolta degli eserciti d'Asia e l'ascesa al trono di Isacco I Comneno. Ben presto, però, anche il rapporto con il nuovo imperatore si deteriorò gravemente, tanto da portare Isacco ad abdicare nel 1059, nel timore di una rivolta generale sobillata dal patriarca, cui fu lasciato il compito di designare il successore. Michele scelse allora quale nuovo basileus Costantino Ducas, ma non riuscì a vedere il risultato della propria scelta, poiché morì il 21 gennaio di quello stesso anno.
Bibliografia
• Filippo Ermini, Michele Cerulario e lo scisma d'Oriente, Roma : Tipografia dell'Unione cooperativa editrice, 1897
• Charles Diehl, Figure bizantine, introduzione di Silvia Ronchey, 2007 (1927 originale), Einaudi, ISBN 978-88-06-19077-4

• 1530 - Andrea del Sarto - pseudonimo di Andrea d'Agnolo di Francesco di Luca di Paolo del Migliore Vannucchi (Firenze, 16 luglio 1486 – Firenze, 21 gennaio 1530) è stato un pittore italiano.

* 1733 - Bernard de Mandeville (Rotterdam, 15 novembre 1670 – Hackney, 21 gennaio 1733) è stato un medico e filosofo olandese.
D'origine olandese ma vissuto ininterrottamente dal 1693 in Inghilterra, ebbe fama ai suoi tempi come poeta satirico per il suo poemetto scritto nel 1705 in inglese con il titolo The Grumbling Hive, or Knaves Turn'd Honest (L'alveare scontento, ovvero i furfanti divenuti onesti) e ripubblicato nel 1723 con il titolo Fable of the Bees: or, Private Vices, Publick Benefits (La favola delle api: ovvero vizi privati, pubbliche virtù). Espressione quest'ultima, della seconda parte del titolo, divenuta d'uso comune per indicare un comportamento ipocritamente onesto agli occhi del pubblico che ne nasconde uno vizioso in privato. Il modo di dire fu di uso corrente all'epoca della proiezione del film "Vizi privati, pubbliche virtù" (1976) per la regia di Miklós Jancsó.

* 1793 - Luigi XVI di Borbone, detto il Desiderato (Versailles, 23 agosto 1754 – Parigi, 21 gennaio 1793), fu re di Francia dal 1774 al 1791; dal 1º ottobre 1791 regnò con il titolo di "re dei Francesi" fino al 10 agosto 1792, giorno della sua deposizione.
Inizialmente amato dal popolo che vedeva in lui la speranza per un futuro migliore, per quasi tutta la durata del suo regno cercò di tener fronte alla crisi economica ereditata dal governo precedente e che venne aggravata dalla dispendiosa guerra in America. La sua indecisione, la sua apatia e la sua poca preparazione alla gestione del governo portarono il popolo a rifiutarlo e a odiarlo in quanto simbolo del potere assoluto esercitato dalle monarchie europee.
Durante la Rivoluzione venne chiamato con sprezzo Luigi Capeto, in quanto discendente di Ugo Capeto, fondatore della dinastia, nell'intenzione di dissacrarne lo status di re, e soprannominato derisoriamente Luigi l'Ultimo. Quando fu arrestato, durante l'insurrezione del 10 agosto, venne sospeso dalle funzioni monarchiche. Processato dalla Convenzione Nazionale, fu giudicato colpevole di alto tradimento e condannato alla ghigliottina.

* 1870 - Aleksandr Ivanovič Herzen (Алекса́ндр Ива́нович Ге́рцен, Aljeksàndr Ivànovic Hjérsen) (Mosca, 6 aprile 1812 – Parigi, 21 gennaio 1870) è stato uno scrittore e filosofo russo, tra i più grandi intellettuali russi dell'Ottocento, da alcuni paragonato a Tocqueville e Marx.
Fece della libertà la propria bandiera, si oppose all'autoritarismo zarista, nel 1834 fu arrestato e mandato in esilio, nonostante la sua nobile origine si batté per i diritti del popolo dei contadini russi ma non solo.
È tra i primi pensatori del populismo anche se il populismo maturo lo marginalizzò. Nel 1848 decise di andare in esilio volontario in Europa. Assistette alla rivoluzione di febbraio a Parigi, viaggiò moltissimo in Italia che nominò sua seconda patria.
Visse a Genova, Roma e Nizza. In Svizzera, a Ginevra, conobbe diversi esuli italiani tra cui Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane, Felice Orsini e Aurelio Saffi; scrisse anche degli articoli sull'"Italia del popolo", il giornale fondato da Mazzini nel 1848. Dopo il fallimento delle rivoluzioni popolari e causa la profonda sfiducia nella borghesia emigrò a Londra ormai unica capitale liberale rimasta. Da lì diresse il giornale Kolokol "La campana" organo di opposizione all'autoritarismo zarista.
Isaiah Berlin considerava l'autobiografia di Herzen (Il passato e i pensieri): "uno dei grandi monumenti della letteratura russa, […] un capolavoro letterario da mettere sullo stesso piano delle opere dei suoi contemporanei e connazionali, Tolstoj, Turgenev, Dostoevskij […]". Tolstoj dichiarò di non aver mai incontrato un altro uomo "con una così rara combinazione di brillantezza scintillante e profondità".

• 1924 - Vladimir Lenin (pseudonimo di Vladimir Il'ič Ul'janov, anche traslitterato come Vladimir Ilyich Ulyanov o Vladimir Ilich Uljanov) (Simbirsk, 22 aprile 1870 – Gorki Leninskie, 21 gennaio 1924) è stato un politico e rivoluzionario russo. Fu capo del partito bolscevico e presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo della Russia sovietica e poi dell'URSS.
Il suo primo scritto, terminato nel 1893 ma pubblicato solo nel 1923, Nuovi spostamenti economici nella vita contadina, si occupa della obščina (община), la tradizionale comunità rurale, di origine feudale, dei villaggi russi; Lenin osserva che in essa si producono differenze di classe, in quanto una piccola minoranza riesce ad accumulare progressivamente una maggiore quantità di terra, mentre la maggioranza dei contadini s'impoverisce; questi ultimi, costretti al lavoro salariato nelle proprietà dei contadini più ricchi, acquisiscono in compenso mezzi monetari a loro prima sconosciuti, favorendo così la disgregazione dell'economia naturale della comunità e il sorgere di una economia di mercato, favorendo così lo sviluppo del capitalismo.
La sua analisi è una polemica contro le tesi dei populisti, che esaltano invece la comunità primitiva russa, da loro ritenuta una società di eguali, contrapposta alle forme economiche capitalistiche, produttrici di disuguaglianze, senza tuttavia avvedersi delle trasformazioni in senso capitalistico che anche in essa sono ormai operanti.
Nel 1894 scrisse il breve saggio Che cosa sono 'Gli amici del popolo' e come lottano contro i socialdemocratici, dove esalta la superiorità scientifica del marxismo e rimproverando i populisti di soggettivismo sociologico:
«Le condizioni storiche che avevano dato ai nostri soggettivisti il materiale per la loro teoria consistevano e consistono tuttora in rapporti antagonistici e hanno generato l'espropriazione del produttore [cioè la trasformazione del piccolo contadino e dell'artigiano in lavoratore salariato]. Non riuscendo a capire questi rapporti antagonistici, non riuscendo a trovare in essi elementi sociali che possano riscuotere l'adesione degli individui isolati, i soggettivisti si sono limitati a costruire teorie che consolino questi individui isolati, affermando che in realtà la storia è stata fatta da loro». I populisti, secondo Lenin, non si rendono conto delle trasformazioni che sono già in atto nella realtà della Russia, non cogliendo così né le contraddizioni dello sviluppo della società russa, né le contraddizioni dello stesso capitalismo.
Quando scoppiò la rivoluzione in Russia nel febbraio del 1917, Lenin era ancora esule in Svizzera. Giunto a Pietrogrado il 3 aprile con il noto viaggio in treno, all'interno di un vagone piombato, attraversando i territori controllati dalla Germania, tracciò per i bolscevichi, nelle Tesi di Aprile, un programma in 10 punti pubblicato il 7 aprile.
Le tesi di Lenin disorientarono i suoi compagni di partito che, nella prima riunione del comitato di partito di Pietrogrado, l'8 aprile, le respinsero a larghissima maggioranza: essi non riuscivano a concepire, nell'attuale momento, la possibilità di una trasformazione in rivoluzione socialista della rivoluzione borghese, che essi ritenevano appena iniziata e bisognosa di un lungo tempo per dare alla Russia le strutture democratiche. Come i menscevichi, essi ritenevano che i Soviet dovessero limitarsi a esercitare un controllo sull'attività del Governo provvisorio, espressione della borghesia imprenditoriale. Ma già alla conferenza del partito della capitale, tenuta il 14 aprile, e in quella panrussa del 24 aprile, le tesi di Lenin guadagnarono l'approvazione della grande maggioranza dei delegati: in essa si condannava il Governo per la sua collaborazione con «la controrivoluzione dei borghesi e dei latifondisti» e impegnava il partito a realizzare «il rapido passaggio di tutti i poteri statali ai Soviet dei deputati degli operai e dei soldati» e alle altre forme di potere, quale l'Assemblea costituente.
Seguendo Marx ed Engels, Lenin sostiene che lo Stato - qualunque Stato - è l'organo con il quale la classe dominante esercita il suo potere: «la dittatura di una sola classe è necessaria non solo per ogni società classista in generale, non solo per il proletariato dopo aver abbattuto la borghesia, ma per l'intero periodo storico che separa il capitalismo dalla "società senza classi", dal comunismo. Le forme degli Stati borghesi sono straordinariamente varie, ma la loro sostanza è unica: tutti questi Stati sono [...] una dittatura della borghesia. Il passaggio dal capitalismo al comunismo, naturalmente, non può non produrre un'enorme abbondanza e varietà di forme politiche, ma la sostanza sarà inevitabilmente una sola: la dittatura del proletariato».

Come una democrazia borghese resta, secondo Lenin, una forma di dittatura esercitata con i mezzi dello Stato, così anche una democrazia socialista sarà una dittatura del proletariato: «la democrazia non si identifica con la sottomissione delle minoranza alla maggioranza. La democrazia è uno Stato che riconosce la sottomissione della minoranza alla maggioranza, cioè l'organizzazione sistematica della violenza esercitata da una classe contro un'altra, da una parte della popolazione contro l'altra».

Il 6 febbraio 1922 la Cheka viene sciolta e sostituita dalla Gpu, una nuova polizia politica che nasce ufficialmente per ripristinare la "legalità rivoluzionaria" e per porre fine alle procedure extragiudiziarie.
«Tuttavia, la Gpu mantiene gli organici della Cheka ed ottiene la facoltà di poter punire (anche colla morte) senza processo tutti coloro che vengono considerati responsabili di "banditismo.» (16 ottobre )
Nel marzo viene decisa la requisizione degli oggetti di culto preziosi appartenenti al clero, ufficialmente allo scopo di rimediare agli effetti della carestie che si erano accompagnate durante la guerra. Tuttavia, molti ritengono che tale provvedimento fosse in realtà finalizzato a provocare la reazione degli ecclesiastici (che consideravano i paramenti liturgici sacri), per poterli perseguitare "con ragione". Infatti si ebbero circa un migliaio di episodi di "resistenza", a seguito dei quali i Tribunali rivoluzionari comminarono la pena di morte a 28 vescovi e 1215 preti e la pena detentiva a circa 100 vescovi e diecimila preti.
In tutto, durante tale "iniziativa", vennero uccisi circa ottomila membri del clero. In dicembre viene organizzata una campagna pubblica per irridere il Natale; simili manifestazioni si avranno l'anno seguente anche in occasione della pasqua e della festa ebraica del Yom Kippur.
Nel medesimo anno viene creata la carica di segretario generale del partito (che viene ricoperta da Stalin).
Il 30 dicembre la Russia si trasforma in Unione Sovietica (il Partito Comunista Russo diventerà Partito Comunista dell'Unione Sovietica).
Lenin spese gli ultimi anni della propria vita, una volta conclusa la guerra e resosi conto delle proprie precarie condizioni di salute, principalmente nel cercare di designare il suo "successore" alla guida del partito.
Subisce il primo attacco della sua malattia il 25 maggio 1922 (un ictus che comporta un parziale deficit del lato destro del corpo, tanto che è costretto a imparare a scrivere con la sinistra); solo il 2 ottobre comincia a tornare all'attività ma il 16 dicembre subirà un secondo attacco, il 23 dicembre riprende forze e lucidità ma le sue condizioni si aggravarono progressivamente, dal 6 marzo 1923 non è più in grado di comunicare, fino alla completa paralisi ed alla morte il 21 gennaio 1924.
Data la giovane età di Lenin (aveva solo 53 anni alla data della morte), si sono diffuse nel tempo diverse teorie riguardanti la morte di Lenin: vi fu e vi è chi sostiene che la causa della prematura morte di questi sia da rintracciare in una forma di sifilide. A seguito di un'autopsia compiuta sul cadavere (poco tempo dopo dal decesso) per conto del governo russo, la causa ufficiale della morte venne identificata in un'arteriosclerosi cerebrale.
Tuttavia solo 8 dei 27 medici curanti concordarono che l'arteriosclerosi era la vera causa della morte e perciò solo costoro firmarono il referto autoptico.

* 1926 - Bartolomeo Camillo Emilio Golgi (Córteno, 7 luglio 1843 – Pavia, 21 gennaio 1926) è stato uno scienziato e medico italiano. Fu professore di Istologia e Patologia generale all'Università di Bologna e all'Università di Pavia. Fu anche, assieme a Giosuè Carducci, il primo italiano a ricevere nel 1906 il prestigioso Premio Nobel.

• 1931 - Cesare Burali-Forti (Arezzo, 13 agosto 1861 – Torino, 21 gennaio 1931) è stato un matematico italiano.
Studiò a Pisa con Ulisse Dini ed Enrico Betti laureandosi nel 1884. Nel 1887 divenne professore a Torino dove frequentò il gruppo di Giuseppe Peano. Collaboratore di Peano nella stesura del Formulario matematico, ne continuò l'opera nel settore della logica, con la pubblicazione della Logica matematica nel 1894. Famoso è il paradosso che porta il suo nome e che riguarda l'inesistenza di un numero ordinale transfinito massimo.
Fu docente di geometria analitica e proiettiva presso l'Accademia militare di Torino. Condusse ricerche su calcolo vettoriale, geometria differenziale, astronomia e balistica.
Con Roberto Marcolongo sviluppò il calcolo differenziale assoluto senza coordinate in opposizione al calcolo sviluppato da Levi-Civita e Ricci-Curbastro.
Con Tommaso Boggio nel 1923 applicò tale calcolo alla relatività generale, fornendone la prima formulazione invariante.

• 1945 - Livia Bianchi nome di battaglia "Franca" (Melara, 19 luglio 1919 – Cima Valsolda, Porlezza, 21 gennaio 1945) è stata una partigiana, casalinga italiana, Medaglia d'oro al valor militare (alla memoria).

* 1950 - George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair (Motihari, 25 giugno 1903 – Londra, 21 gennaio 1950), è stato uno scrittore, giornalista e glottoteta britannico.
Conosciuto come opinionista politico e culturale, ma anche noto romanziere, Orwell è uno dei saggisti di lingua inglese più diffusamente apprezzati del XX secolo. Probabilmente è meglio noto per due romanzi scritti verso la fine della sua vita, negli anni quaranta; l'allegoria politica de La fattoria degli animali e 1984, che descrive una così vivida distopia totalitaria dall'aver dato luogo alla nascita dell'aggettivo "orwelliano", oggi diffusamente utilizzato per descrivere meccanismi totalitari di controllo del pensiero.
Orwell condusse sempre la sua attività letteraria in parallelo con quella di giornalista e attivista politico.
Era e rimase sempre d'ispirazione socialista ma la presa di coscienza, anche in seguito a tragiche esperienze personali, delle contraddizioni e degli orrori del comunismo realizzato in Unione Sovietica sotto Stalin lo portarono a essere antisovietico e antistalinista, scontrandosi così con una consistente parte di sinistra europea. Nel 1946 Orwell scriveva di sé:
"Ogni riga di ogni lavoro serio che ho scritto dal 1936 a questa parte è stata scritta, direttamente o indirettamente, contro il totalitarismo e a favore del socialismo democratico, per come lo vedo io."

• 1959 - Cecil Blount De Mille, più conosciuto come Cecil B. DeMille (Ashfield, 12 agosto 1881 – Los Angeles, 21 gennaio 1959), è stato un regista e produttore cinematografico statunitense.1977

* 1977 - Sandro Penna (Perugia, 12 giugno 1906 – Roma, 21 gennaio 1977) è stato un poeta italiano.
«Salgono in compagnia dei genitori
i bei ragazzi dagli occhi legati.
Noi siamo qui, senza malinconia,
avidi un poco, poveri soldati.» (Sandro Penna)


* 1985 - Giuseppe Tramarollo (Padova, 6 gennaio 1910 – Pavia, 21 gennaio 1985) è stato un educatore, politico e storico italiano.
Laureatosi all’Università degli studi di Milano con una tesi su Il primo quotidiano di Mazzini, è stato docente di lettere nei licei classici (prima a Vicenza e Brescia, e poi per oltre venti anni presso il "Carducci" di Milano).
Durante la Resistenza svolse attività antifascista. Dal 1949 al 1952 è stato direttore dell'Università Commerciale "Milziade Tirandi" di Brescia (primo nucleo di quella che nel 1984 diventerà l'Università degli Studi di Brescia), nel 1961-1962 è stato membro della "Commissione governativa dei 19 per il problema dell'Alto Adige".
Simpatizzante del partito Repubblicano Italiano, dal 1961 al 1985 è stato presidente dell'Associazione Mazziniana Italiana. Molto attivo come storico del pensiero mazziniano, ha scritto numerosi saggi su Mazzini, Cattaneo ed altri personaggi del risorgimento.
Molto attivo in campo europeista, è stato inoltre a lungo vicepresidente nazionale ed europeo dell'Association Européenne des Enseignants (AEDE), che in suo onore ha istituito un Premio a lui intitolato.
È stato anche presidente della Società per la pace e la Giustizia Internazionale, una istituzione fondata dal premio Nobel per la Pace Ernesto Teodoro Moneta, noché presidente della Lega Italiana per i Diritti dell'Uomo (LIDU), presidente dell'Unione Democratica Amici d'Israele (UDAI), vice-presidente della Sezione Italiana della "Ligue Internationale pour l'Enseignement, l'education et la culture populaire" e consigliere della sezione di Milano della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI).
Alla sua morte, la sua figura è stata celebrata, tra l'altro, con una solenne commemorazione tenuta dal sindaco di Milano a Palazzo Marino.

• 2006
  1. - Ibrahim Rugova (Cerrcë, 2 dicembre 1944 – Priština, 21 gennaio 2006) è stato un politico kosovaro. Fu presidente del Kosovo nonché fondatore e guida del partito Lega democratica del Kosovo (LDK, principale partito kosovaro).

  2. - Giorgio Tecce (Napoli, 1923 – Roma, 21 gennaio 2006) è stato un biologo italiano.

Biologo molecolare, si è interessato a studi e ricerche sul DNA sulle possibili alterazioni genetiche applicabili agli organismi vegetali e animali.
Diventa professore ordinario nel 1969, e l'anno successivo fonda il Centro sugli Acidi Nucleidi dell'università romana.
Nel 1971 ha sottoscritto l'appello publicato sul settimanale L'Espresso contro il commissario Luigi Calabresi.
Dal 1981 al 1985 è stato membro del Consiglio di Amministrazione della RAI, a cui seguì la rappresentanza nel Consiglio Regionale del Lazio svolta nell'area del PCI. Nel 1988 divenne rettore dell'Università "La Sapienza", carica che mantenne fino al 1997, per ben due mandati.
Nel 2003 la Corte dei Conti lo ha condannato a pagare una multa per le assunzioni facili al Policlinico Umberto I.
È entrato a far parte del comitato scientifico di Sapere, dell'Istituto per lo studio dell'innovazione dei mass media ed ha diretto la Società italiana di biotecnologie, schierandosi contro le critiche agli ogm.