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In memoria di Monsignor Jacques Suaudeau

CATHOLICPRESSPHOTO/CIRICMonsignor Jacques Suaudeau, ex-direttore scientifico della Pontificia Accademia per la Vita, è deceduto il 28 luglio nella sua casa di Voiron, in Francia, dopo una dura battaglia contro la malattia. Ci lascia una figura esemplare, da conoscere, una vita interamente dedicata alla ricerca scientifica, alla bioetica e alla difesa dei più deboli.
Autore:
Luca Costa
Fonte:
CulturaCattolica.it
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La Francia e la Chiesa perdono uno dei più grandi esperti al mondo in materia di bioetica. Mgr Jacques Suaudeau, ex direttore scientifico della Pontificia Accademia per la Vita, è deceduto il 28 luglio all’età di 81 anni, circondato dall’affetto di famigliari e amici.
Jacques Suaudeau era cofondatore e direttore scientifico, insieme a Aude Dugast (biografa e postulatrice della causa di beatificazione di Jérôme Lejeune) del Master in Scienza e Bioetica della Fondazione Jérôme Lejeune di Parigi.
È morto come ha vissuto, lavorando senza sosta, senza risparmiarsi, nella più grande discrezione.

Nato nel 1941 a Orano, all’epoca Algeria francese, Mgr Jacques Suaudeau dedica i primi quarant’anni della sua vita alla medicina, prima di diventare sacerdote.
Dopo sei anni in ospedale a Grenoble (1964-1970), sostiene una tesi di dottorato in medicina e lavora come chirurgo all’Ospedale Universitario (sempre a Grenoble) fino al 1972.
Parte poi per gli Stati Uniti, dove per sei anni è ricercatore presso il prestigiosissimo NIH (National Institute of Health) di Boston.

Nel 1981 la vocazione al sacerdozio: entra in seminario a Lione. Incardinato nella diocesi di Grenoble-Vienne, riceve l’ordinazione sacerdotale il 13 aprile 1985 a Bourgoin-Jailleu. Uomo di grande cultura, Mgr Jacques Suaudeau prosegue gli studi in teologia morale all’Università Gregoriana di Roma e, in parallelo, la facoltà di storia dell’Università di Lione.

Nel 1993 è in Vaticano, dove lavora fino al 2003 presso il Pontificio Consiglio per la famiglia. Diviene in seguito direttore scientifico della Pontificia Accademia per la Vita, fino al 1 gennaio 2014.
Durante i suoi anni romani, consegue altri titoli di studio: dottorato in teologia (2008, Istituto Giovanni Paolo II), laurea in storia dell’arte e archeologia (2010, Parigi, Sorbona).

Innumerevoli le missioni che la Santa Sede gli affida (nel frattempo, nel 2010 diviene prelato d’onore di Sua Santità): consulente al Pontificio Consiglio per la pastorale della salute. Delegato ufficiale della Santa Sede presso il Comitato etico del Consiglio d’Europa per la bioetica e presso l’Unesco.

In pensione dal 2014, Mgr Suaudeau decide di ritornare nella sua regione, a Voiron, come sacerdote e accompagnatore della pastorale della salute per la sua diocesi di Grenoble-Vienne.
Dal 2015 è membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Jérôme Lejeune.

Sempre con la Fondazione Jérôme Lejeune decide di fondare un Master in Scienza e Bioetica, a Parigi (dove si rende personalmente ogni settimana) concepito e voluto per gli studenti in medicina.
Ammirato e amato dai suoi studenti per la sua sconfinata erudizione, la sua capacità di sintesi, la sua semplicità e per la sua grande umanità.

Nel corso della sua carriera, Mgr Suaudeau ha pubblicato diverse opere e numerosi articoli in tema di bioetica: clonazione, procreazione assistita, obiezione di coscienza, aborto, eutanasia, vaccini, etc.

Nel 2019 scrive un saggio in due volumi dedicato alla Sacra Sindone, un magistrale lavoro di sintesi sulle attuali conoscenze in ambito storico e scientifico.

Diventato dottore in archeologia nel 2018, può finalmente dedicarsi alla grande passione della sua gioventù (insieme all’alpinismo): Pompei.
Appena ha un momento libero a disposizione, Mgr Suaudeau parte per Pompei alla ricerca di una chiave di comprensione della grande civiltà del passato, scegliendo come oggetto di studio le ville, le domus a due piani.

Una vita vissuta nella pienezza della fede. Un cristiano che ha pienamente vissuto l’amicizia con Gesù e la fedeltà alla Chiesa. Impegnato fino all’ultimo in parrocchia a Voiron in brillanti catechesi per adulti, consacrate al Magistero della Chiesa, in particolare in Magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, sui temi della famiglia e della difesa della vita.

Nel 2013, in un’intervista a Famiglia Cristiana dichiarava:

La scienza non ha mai marcato i propri progressi a colpi di trasgressioni o rivoluzioni etiche, la scienza avanza solo osservando e riflettendo seriamente sui dati che la natura ci offre. Una buona ricerca scientifica si fa studiando umilmente la natura per poterne ottenere i frutti migliori, non per distruggerla o deviarla”.

Il 4 agosto, alle ore 14, i suoi funerali, a Voiron.

Luca Costa

tratto da FamilleChrétienne.fr