Riprendiamoci Halloween 1 - Un Carnevale (cattolico) di fine estate

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RIPRENDIAMOCI HALLOWEEN
Una volta ottobre era il mese delle allegre scampagnate e delle castagnate. Da qualche anno a questa parte, ottobre è il mese delle crociate cattoliche contro la festa di Halloween. Quanto più si avvicina la fatidica notte del 31 ottobre, tanto più negli ambienti cattolici si intensifica la tempesta delle critiche terroristiche e delle lamentele isteriche contro questa festa tipicamente americana sbarcata di recente in Europa. “Se credi che Halloween sia solo una innocua festa mascherata”, scrivono i volenterosi crociati anti-Halloween sui loro blog e sulle loro bacheche Facebook, “sei davvero un ingenuo, una zucca vuota”. L’epiteto di “zucca vuota” non è gentile e scherzoso come sembra: infatti “zucca vuota” sta per “utile idiota” di una sorta di grande rivoluzione satanica mondiale. Secondo i crociati anti-Halloween, la festa della vigilia di Ognissanti sarebbe una festa allo stesso tempo pagana e satanica ricoperta da un sottile strato di “vernice” cristiana.
Se la maggior parte dei cattolici demonizzano la festa di Halloween, gli altri non la demonizzano ma non la amano neppure. Semplicemente, la boicottano per orgoglio patriottico: “Halloween è una festa intimamente americana, del tutto incompatibile con le tradizioni religiose italiane”. Prima di approfondire il tema delle reali o presunte radici pagane di Halloween, vorrei confutare l’idea che Halloween sia incompatibile con le nostre tradizioni. In primo luogo, questi cattolici che faticano a distinguere fra cattolicità e italianità fanno pensare ai fascisti degli anni Venti e Trenta, che denigravano istericamente tutto ciò che veniva dall'estero e non tolleravano se non ciò che era “arci-italiano" e "strapaesano". Poco ci manca che i cattolici arci-italiani di oggi chiedano di sostituite "Hip hip hurrà" con "Eja Eja Alalà". In realtà, non ha senso preservare la cultura italiana da tutti gli influssi stranieri per la semplice ragione che non esiste una pura cultura italiana. Nessuna cultura a questo mondo è "pura", tutte sono contaminate e tutte sono in continua trasformazione. La cultura italiana è la sintesi originalissima di tante culture diverse (greca, etrusca, romana, gallica, longobarda eccetera). A sua volta la cultura italiana ha influenzato e si è lasciata influenzare dalle altre culture europee, e a sua volta la cultura americana è una straordinaria sintesi di molteplici culture europee. Anche gli immigrati italiani, nel loro piccolo, hanno dato qualche contributo a questa grande sintesi. E Halloween è espressione di questa sintesi. La festa inventata dagli immigrati che un tempo sbarcarono in America, sbarca oggi nel continente da cui provenivano quegli immigrati attraverso i nuovi mezzi di comunicazione. E’ stato il cinema americano a farci conoscere Halloween. E va bene così.
Non dobbiamo temere che le nostre tradizioni nazionali si contaminino con altre tradizioni. Tuttavia, è pure vero che non possiamo lasciare che le nostre tradizioni si contaminino con tradizioni che contraddicono i nostri valori, che sono cristiani occidentali. Non possiamo certamente accettare la tradizione maya dei sacrifici umani, per fare un solo esempio, ma possiamo invece accettare la tradizione americana della festa della vigilia di Ognissanti. Infatti, come dimostrerò, questa tradizione non solo è pienamente occidentale ma è perfino cristiana e addirittura molto cattolica, ed è del tutto priva di sfumature pagane e sataniche.
Certamente non è bello scimmiottare gli americani. Il nostro Halloween rischia precisamente di essere la brutta o bruttissima copia, ridicola e provinciale, del vero Halloween americano, che oltretutto oggi già di suo si è parecchio involgarito. Noi non dobbiamo copiare passivamente una festa americana, ma reiventarla a modo nostro, magari contaminandola a sua volta con tradizioni nostrane, quasi dimenticate, che sono molto simili a quella di Halloween. Ad esempio, in varie località italiane sopravvivono usanze, molto simili fra loro, legate a leggende incentrate sul momentaneo ritorno degli spiriti dei morti nelle loro case fra la vigilia di Ognissanti e il 2 novembre (cfr. http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/cronaca/viaggi-halloween/viaggi-halloween/viaggi-halloween.html). Quelli che scimmiottano veramente, ridicolmente, pateticamente gli americani sono proprio i crociati anti-Halloween. Infatti, la violenta campagna anti-Halloween e pure l’ingenua festa di Holyween, concepita come una sorta di alternativa “santa” ad Halloween, sono nate negli Usa più di trenta anni fa.
(continua)