Lettera di Natale di un bambino non ancora nato
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Quest’anno, Gesù Bambino, voglio scriverti una letterina anch’io…
Chi sono? Sono un bimbo ancora non nato, anzi, neanche concepito… sono come un pensiero inespresso, e sono tanto spaventato. Ho sentito gli angeli raccontare che sulla Terra oggi, quando nascono i bambini, non hanno più diritto ad avere una mamma e un papà come avveniva nei tempi “antichi”, due genitori “classici” come li hai avuti tu. Infatti, potrebbe accadere che i bambini possano essere “pensati” e “programmati” da tre o quattro genitori, o forse più. Ci sarà la mamma che dona l’ovulo (il luogo dove dovrei essere concepito io), poi la mamma che offre la pancia (e quello sarà il mio primo nido), la mamma che acquisterà il bimbo che nascerà; ci sarà un papà che “dona” il seme (e quello sarò io) e poi, forse, anche un papà che ti ospita in casa … o forse due… Ed io, chi sarò? Da quale di questi genitori sarò amato? A chi apparterrà l’impronta della mia vita? Chi saranno i miei nonni? Sono confuso, smarrito… aiutami, Gesù Bambino, è tremendo non avere punti di riferimento… Non voglio essere un puzzle!
Ho bisogno del tuo aiuto… perdonami, Gesù, se oso chiederti tanto ma, sai, io sono un bimbo “all’antica” ed ho tanto desiderio di avere una sola mamma: quella che mi cullerà nella sua pancia, la stessa che poi mi stringerà al seno e mi allatterà quando nascerò; e vorrei sentire, quando sarò nato, la stessa voce che ho ascoltato mentre ero nel suo grembo; vorrei essere abbracciato dalle stesse mani che accarezzavano il pancione e mi facevano il solletico prima che nascessi. Donami una madre da amare, come l’hai avuta tu.
E vorrei un papà unico, quello di cui porterò l’impronta indelebile nel mio Dna, quello che ha amato mia madre di un amore così bello e profondo da lasciarle me, come dono, nel suo grembo. E vorrei avere occhi simili ai suoi,
la sua forza, il suo coraggio, la sua bontà!
Aiutami, Gesù… sono un bambino “all’antica”: donami una famiglia come l’hai avuta tu!