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Intervista a Maksim Mejer

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Intervista a Maksim Mejer, consigliere di Putin sui problemi religiosi da parte dell'Istituto Keston (Londra). Dell'intervista riportiamo i passi più salienti che documentano l'atteggiamento della attuale amministrazione nei confronti della Chiesa ortodossa russa e in genere della religione.

Contrariamente all'opinione che vige in Occidente, i rapporti fra l'amministrazione di Putin e il Patriarcato di Mosca sono tesi. Questa situazione esiste da quando, nell'estate scorsa, la Chiesa Ortodossa Russa ha formulato i principi della dottrina sociale. Due punti in particolare, secondo Mejer, hanno suscitato nel Cremlino un certo disaccordo: la simpatia per il sistema monarchico e la disponibilità ll insubordinazione quando la legge di stato fosse contraria ai principi morali della Chiesa. Attualmente, afferma Mejer, "i nostri dirigenti considerano i dirigenti della Chiesa Ortodossa Russa non onesti e quindi non si fidano di loro".

Chiesa e società

La fede è molto debole nella società russa e per lo più ridotta a rito. I praticanti in percentuale rappresentano poche unità rispetto alla popolazione, anche se un numero di cittadini abbastanza considerevole si considera ortodosso ed ha stima nei confronti della Chiesa. Nei confronti dello stato la Chiesa non disdice intrighi e pretese finanziarie mentre si sta sfaldando il suo fondamento. In provincia la gente è più attratta dalle sette che dall'ortodossia
Personalmente Putin si considera ortodosso. Alla domanda fatta al Presidente su quali fossero i valori morali da far vivere nella società russa, egli rispose immediatamente: "Non c'è dubbio, i valori morali dell'ortodossia". D'altra parte Putin tien conto che nel paese ci sono altre confessioni religiose

Eguaglianza e privilegi

Nel corso dell'intervista Mejer toccò più volte il problema dell'Islam. Secondo lui, l'amministrazione di Putin non ha ancora saputo formulare un'adeguata posizione nei confronti dell'Islam. E per questo motivo bisognerebbe tenere in maggior considerazione l'esperienza e la conoscenza acquisite in Occidente. Bisognerebbe creare in Russia delle scuole per la formazione del clero musulmano e così non sia necessario trasferirsi per questo nell'Arabia saudita.
La Chiesa ortodossa ha chiesto alla stato di essere difesa dall'Islam. Se nella legislazione sarà introdotto il criterio di "religione tradizionale" l'ortodossia e l'Islam godranno degli stessi diritti...
Mejer propone che lo status di religione tradizionale sia esteso sia ai cattolici che ai protestanti sebbene "a noi non interessa garantire nessuna posizione di privilegio. Se la Chiesa ortodossa incontra delle difficoltà deve essa essere in grado di superarle. Se i parrocchiani abbandonano la Chiesa per seguire i pentecostali, è una questione che riguarda la Chiesa se non è capace di attirare i fedeli".
Putin, visitando nell'agosto scorso le isole delle Solovki, lodò la Chiesa ortodossa per la sua concezione che tutti i popoli sono eguali, "concezione che deve essere posta a fondamento della politica interna ed estera della Russia".
Mejer afferma che il Cremlino, contrariamente a quanto desidera la Chiesa ortodossa, preferisce il sistema dei concordati con le varie confessioni piuttosto che lo status di religioni tradizionali. Secondo Mejer la Chiesa ortodossa rappresenterebbe "un'immensa corporazione sociale, quasi fosse un sindacato, ma lo stato non può privilegiare soltanto una corporazione".

Comitato per gli affari della religione?

Non è da credere che personalmente Putin si interessi molto dei problemi religiosi... Questi problemi vengono affrontati da una commissione di specialisti quando un comitato per i rapporti con le associazioni religiose, loro subordinato, diretto attualmente da Andrej Protopopov, propone loro le questioni emergenti... Mejer si dice poco entusiasta del sistema attuale e vorrebbe l'istituzione di un "Comitato per gli affari della religione".
Si intende ritornare all'omonimo infausto comitato di memoria sovietica? Non sembra, ma il nome non è di buon auspicio e si comprende come la Chiesa ortodossa, ma non solo essa, abbi tutto il diritto di esprimere le sue perplessità.