Associazione Cultura Cattolica

8 giugno 2004 Referendum Revocatorio deciso per il 15 agosto 2004, con evidente perplessità e sfiducia

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Caracas, 8 Giugno 2004

Ore 20 in Venezuela. Con profonda preoccupazione e sfiducia, la maggior parte della popolazione ha accolto, pochi minuti fa, la notizia che il Referendum Revocatorio, per il quale ha duramente lottato negli ultimi due anni, è stato rinviato dall'8 al 15 Agosto del 2004, mettendo in serio pericolo il vero significato del processo elettorale.
In effetti, secondo la Costituzione Venezuelana, se l'attuale presidente Hugo Chavez, venisse revocato a partire dal 19 Agosto del 2004, avrebbe il diritto di nominare, lui stesso, il presidente sostituto, sino al termine del suo mandato: cioè sino all'anno 2006. Questo non era, né è, l'intenzione della popolazione, che aspira a spazzare dalla scena politica, sia Chavez, sia l'attuale governo rivoluzionario, per riportare la nazione verso un cammino pacifico e democratico di prosperità.
È evidente che il regime rivoluzionario, chiuso nella gabbia elettorale, dopo il successo ottenuto dall'opposizione democratica nella raccolta delle firme necessarie, sta giocando tutte le carte per non perdere il controllo del potere e una di queste, è proprio quella di far scivolare la data elettorale nella certezza che, all'ultimo minuto, sarà possibile un ulteriore scorrimento, sino a raggiungere quella del 19 Agosto, dopo la quale, ovviamente, il processo perderebbe tutto il suo valore politico.
Le reazioni dell'opposizione sono per ora discordanti di fronte a una decisione di tale importanza, soprattutto nella quasi certezza che, il Consiglio Nazionale Elettorale, difficilmente ritornerà sui suoi passi, dato il ferreo controllo che il regime ha sullo stesso Ente Elettorale. Nel corso della notte, o domani mattina, si chiariranno le posizioni soprattutto dei partiti più radicali che compongono il coordinamento democratico.

Maria Luz FdC
SALVIAMO VENEZUELA