Associazione Cultura Cattolica

24 luglio 2004: Meno 21 giorni al Referendum Revocatorio - L'Unione Europea non invierà i suoi osservatori, in quanto non sussistono le propizie condizioni

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Caracas, 24 Luglio 2004

Mancano solamente 21 giorni esatti, e il 15 Agosto, alle 24:00, il regime conoscerà, con assoluta sicurezza i risultati degli scrutini elettorali, e Hugo Chavez, dovrà probabilmente decidere, se ritirarsi dal governo pacificamente, così come tante volte lo ha dichiarato agli inviati internazionali, o se lanciare allo sbaraglio i suoi paramilitari bolivariani, annunciando che l'opposizione ha commesso una truffa generalizzata e pertanto, i risultati delle urne sono da ritenersi nulli. I suoi più vicini collaboratori, come il vicepresidente J. V. Rangel e Diosdado Cabello, hanno già sostenuto che l'opposizione ricorrerà a qualunque trucco per vincere, e pertanto, i cittadini, o meglio i rivoluzionari, devono essere pronti a impadronirsi dei centri urbani per evitare il consolidarsi della truffa elettorale.
La stragrande maggioranza dei venezuelani non crede nello spirito pacifico e democratico di Hugo Chavez, né alla reale possibilità che gli osservatori internazionali abbiano la fermezza di far rispettare i risultati, di fronte ad una eventuale prova di forza del regime, il quale sin d'ora, prevede la possibilità di non riconoscerli, a causa di una truffa generalizzata, provocata dai partiti dell'opposizione. Di fatto non si è mai visto che, di fronte a un governo totalitario, l'opposizione possa preparare una truffa. Non solo, moltissimi cittadini ritengono che in alcuni centri di votazione si vivranno momenti di violenza, tali da rendere difficile la stessa partecipazione ai seggi, soprattutto quelli situati nei quartieri più popolari, dove i gruppi bolivariani hanno facilità di operare impunemente.
In questo difficile panorama sono sopraggiunte le notizie della UE, la quale non parteciperà nell'osservazione del processo elettorale, perché le condizioni della nazione non sono propizie, e perché lo stesso Consiglio Nazionale Elettorale ha deciso di non invitare ufficialmente nessun membro di tale comunità. Le ragioni esposte da entrambi non sono sicuramente, né chiare né tranquillizzanti, tanto più che, invitati dal regime, giungeranno nella nazione un esercito di personalità per assistere al referendum. La maggior parte delle personalità sono di chiara tendenza comunista, e molte di loro, rappresentano gruppi assolutamente radicali nei loro rispettivi paesi.
Non solo, Hugo Chavez, per dare alla sua campagna l'appoggio intellettuale, totalmente assente dalla sua politica, ha invitato una serie di personalità del mondo artistico internazionale che, ovviamente, nulla hanno a che vedere con l'osservazione seria di un processo elettorale. Artisti di Hollywood, o cantanti famosi, non sono, in realtà, i tecnici più affidabili per uno scrutinio di tanta importanza. Né Don King, Barbara Streisand, D. Glover o qualunque altro personaggio del jet set, possono dare ai votanti venezuelani la tranquillità e la fiducia, soprattutto perché hanno già espresso l'appoggio incondizionato al regime rivoluzionario bolivariano.
È veramente difficile comprendere come di fronte a una situazione di tanta incertezza, dove sono coinvolte milioni di persone, molte delle quali di origine europea e un intero continente, il Sud America, la UE emetta un comunicato nel quale informa che non parteciperà, perlomeno in forma ufficiale. Probabilmente, un tale Pilato, pensò esattamente lo stesso, quando, lavandosi le mani disse: "Non è un problema mio, arrangiatevi". Da allora, centinaia sono gli esempi, nella storia, del più assoluto disinteresse, o della totale cecità dei politici, alcuni di essi hanno portato a situazioni così gravi da causare le violenze più assurde e la perdita di migliaia di vite umane. Per il Venezuela, e l'intero continente, il 15 Agosto sarà una data storica fondamentale, o la rivoluzione castro - bolivariana avrà vinto, realizzando, di fatto, il sogno di Fidel Castro, una Cuba gigantesca dove vivranno oltre 400 milioni di persone, oppure la democrazia e la libertà, riusciranno a riprendere il cammino verso la pace.
Catastrofica? Forse. Ma all'orizzonte si vedono nuvole di tempesta.

Maria Luz FdC

SALVIAMO VENEZUELA