Associazione Cultura Cattolica

20 ottobre 2004: Parallelismi o miraggi?

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Caracas, 19 Ottobre 2004

Da ieri, circola la notizia che il Referendum Presidenziale, effettuato in Bielorussa, per permettere all'attuale presidente Aleksander Lukashenko, di potersi presentare, e, quindi, accedere, alla terza rielezione consecutiva al potere, è stato fortemente contestato, da centinaia di cittadini, i quali, hanno reagito alla vittoria annunziata, in forma irregolare, dal Comitato Elettorale della nazione.

Secondo gli stessi dimostranti le elezioni sono state assolutamente viziate, e i risultati, o per lo meno parte di essi, falsificati, a favore del regime. In seguito alle denunce, i circa 300 osservatori europei presenti, hanno insistito sulla poca credibilità dei risultati offerti da Lukashenko, e sulle condizioni di assoluta assenza di garanzie, dovute, principalmente, alla pressione esercitata sui votanti, da parte del governo, così come la poca sicurezza personale, la campagna informativa, e infine, il panico infuso alla popolazione votante.

Un evidente parallelismo con il Referendum Revocatorio venezuelano, del 15 di Agosto, in cui, il regime rivoluzionario ha utilizzato tutti i mezzi di corruzione, e coercitivi, per indurre il cittadino ad astenersi, o a votare per Hugo Chavez. Macchinette incontrollabili, opportunamente utilizzate, per mantenere, in tempo reale, il presidente rivoluzionario al corrente degli sviluppi della votazione. Aggeggi per controllare le impronte digitali di coloro che si presentavano ai seggi elettorali, permettendo, o per lo meno, facendo dubitare rispetto all'anonimato del voto stesso. Migliaia di ore di attesa, perdute dai cittadini, nella speranza, poi frustrata, di poter esprimere la propria opinione politica e, infine, i risultati, magicamente apparsi dal nulla, e comunicati, alle tre della mattina, senza altre, o migliori spiegazioni.

Se a tutto ciò, sommiamo i mesi di preparazione, con tecniche universalmente conosciute del terrore, adottate dal regime, per evitare, o ridurre, la presenza del voto oppositore, non si può non rilevare il parallelismo con il referendum in Bielorussa. L'unica, e tragica differenza, consiste negli osservatori. Mentre quelli europei, presenti nella ex Repubblica Sovietica, hanno segnalato, al resto del mondo, gli inconvenienti, qui in Venezuela, tanto la OSA, come il Centro Carter, hanno taciuto, con un silenzio complice, quanto avvenuto, nascondendo poi il fetore del cadavere della democrazia venezuelana in una fossa comune.

Molte, moltissime sono le fosse comuni, in Venezuela, dove giacciono ancora i resti di coloro che hanno lottato per la libertà, ed ora, se ne è chiusa un'altra, coperta con la complicità, e la bandiera, sia della OSA, sia del Centro Carter. Complimenti!

Maria Luz FdC
(SALVIAMO VENEZUELA)