Opzioni all'IRC
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Domanda
Buongiorno Dottor Incampo,
durante un cdc la vicepreside (che nel caso specifico coordinava la riunione) nell'istituto in cui insegno ha detto che la scuola talvolta fatica a trovare lo spazio fisico in cui far confluire i non aderenti e ha riflettuto (finalmente!) sul fatto che la scuola dovrebbe attivarsi per limitare le richieste di non adesione all'Irc da parte degli alunni.
In tal senso ha sostenuto che si potrebbe valutare come offerta la possibilità di "opzione limitata" nel senso di prospettare ai non aderenti non tutte le opzioni già previste dalla Legge ma unicamente una attività alternativa (che nel mio istituto non viene mai organizzata) per cui gli alunni si ritroverebbero tutti a dover frequentare il corso alternativo o l'Irc. L'idea (che condivido) è che di fronte a tale scelta molti opterebbero per l'Irc dato che se ne vanno perché purtroppo vogliono lavorare il meno possibile.
Io ho fatto notare che la Legge prevede differenti opzioni e che cmq l'attività alternativa rientra in una delle opzioni e che quindi non può essere imposta.
Lei ha risposto che tutto dipende dalle possibilità che una scuola ha a disposizione concretamente nella gestione dei non aderenti, al che io non ho replicato pensando di chiedere a Lei per avere un indirizzo giuridicamente fondato. Chi ha ragione?
Cordiali saluti!
Risposta
Hai ragione tu.
La vice preside non ha il potere di cambiare la norma.