Scuole solidali

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Domanda



Ricevo questa mail da un gruppo di insegnanti.
Gentile professor Incampo, nella nostra arcidiocesi è stato attivato il progetto "Scuole solidali". Si tratta di raccogliere del cibo, donato dalle famiglie degli alunni, da consegnare ad un'apposita associazione di volontariato, la Caritas diocesana.
Di certo è un bel progetto.
Però ci sono delle criticità e delle problematiche.
L'ufficio per l'irc ha scritto direttamente alle scuole. Gli idr hanno saputo le cose a fatto compiuto. Le scuole hanno emanato una circolare dicendo che gli idr si mettono a disposizione per raccogliere il cibo.
Sempre tramite comunicazione dell' ufficio per l'irc, le scuole hanno emanato una circolare in cui si dice che il 4 aprile il furgone della Caritas diocesana raccoglierà il cibo raccolto.
Considerazioni:
Gli idr devono trovare gli scatoloni (chiederli o comprarli) dove mettere il cibo, devono stampare il foglio con il logo, devono trovare dei locali in cui lasciare temporaneamente (con relative proteste dei colleghi) gli scatoloni e riempire le auto (se ce l'hanno) con gli scatoloni.
Ci sono idr che si fanno prestare l'auto, altri viaggiano con i colleghi o su mezzi pubblici. Quindi, non è una situazione facile. Senza contare i colleghi che protestano perché gli scatoloni occupano spazio nelle scuole e ci sono i genitori che, all'entrata del mattino consegnano il cibo. A volte, avendo più scuole, gli idr non sono sul posto e ai colleghi tocca raccogliere il cibo.
Non so se vorrà pubblicare questo messaggio, ma sappia che ci sono molti idr scoraggiati per questa situazione.
La ringraziamo cordialmente.

Risposta



Perché non chiedere un incontro con il responsabile dell’IRC e chiarire la cosa?
Il volontariato non si impone, si propone.