Alunni NA

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Domanda



Buongiorno, prof. Incampo.
Sono una IdR di secondaria superiore con 36 anni di anzianità di servizio.
Volevo avere "certezze" su alcuni punti riguardanti alcuni aspetti connessi alla mia ora di lezione.
1. Siamo al 19 ottobre ed io ancora oggi "sono stata costretta" a tenere in classe i non avvalentisi, in quanto la scuola non si è ancora organizzata.
Non è un tempo esageratamente lungo, dato che le lezioni sono incominciate il 12 di settembre?
2. Nella mia scuola i genitori vengono indotti a modificare l'opzione (diversa da "d"= allontanamento dall'Istituto) in "d", anche se alcuni hanno optato in fase di iscrizione per scelte alternative quali "a", "b" e "c".
Questo viene fatto puntualmente una volta in vigore l'orario definitivo e soprattutto per le classi che in orario risultano in prima/ultima ora.
Mi domando se non sia "illegale" tale linea adottata dalla scuola.
3. Noi abbiamo anche settime ore, da me sempre osteggiate, in quanto contraria alla settimana corta... Comunque, tant'è... e purtroppo io mi ritrovo ben 2 settime ore e ben 5 ultime ore complessive. Mi domando se non sia "discriminatorio" nei confronti del mio insegnamento, che è facoltativo, ma anche dei miei studenti.
Io mi sento ancora e sempre di più don Chijote che combatte contro i mulini a vento, anche di fronte all'affermazione della Vice-preside che stamattina si è permessa di dirmi che io contravvengo alle regole se non mi tengo in classe i non-avvalentisi... Mi sono permessa di sollevare qualche dubbio su chi tra me e la scuola sia effettivamente "fuori legge".
La ringrazio dell'attenzione e Le sarei grata mi fornisse "riferimenti" normativi in merito alle questioni da me presentateLe.
Cordiali saluti e... buona continuazione.

Risposta



Il punto 2.1. a) del DPR 175/12 recita così: “il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica assicurato dallo Stato non deve determinare alcuna forma di discriminazione, neppure in relazione ai criteri per la formazione delle classi, alla durata dell'orario scolastico giornaliero e alla collocazione di detto insegnamento nel quadro orario delle lezioni.”
Io comunque lo comunicherei all’Ordinario diocesano per avvisare successivamente sia la CEI che il Ministero.