Concorso

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Domanda
Buonasera,
Le scrivo, non per la prima volta, per esprimere tutto il mio disappunto per come noi insegnanti di religione siamo costantemente discriminati, e per chiedere a lei, che tanto fa per noi, se può fare qualcosa contro l'ennesimo episodio.
Leggo degli emendamenti presentati dagli onorevoli Bucalo e Frassineti, che finalmente dovrebbero consentire a quanti di noi insegnano da decenni di essere assunti in modo stabile come è avvenuto per i colleghi di tutte le altre materie, ovvero con una procedura straordinaria per titoli e servizi.
Solo che, nel caso nostro, si parla solo di titoli, senza i servizi!
Chi come me insegna da 20 anni ha titoli ormai "deboli", cioè superati, ma tanta esperienza da fare valere con i servizi.
Possibile che vengano valutati solo i 36 mesi di servizio, che hanno in moltissimi, per essere ammessi alla procedura?
Io, dopo 20 anni di servizio, sono ancora in affitto perché un mutuo non me lo fanno, perché non ho un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Mi pare di avere pagato abbastanza la mia dedizione alla missione e ora rischio pure di perdere il posto di lavoro a vantaggio di chi è più giovane?
Non mi dica che c'è sempre il concorso ordinario, perché a 54 anni, con genitori anziani e malati, figli adolescenti (e pure con notevoli problemi) nonché 18 classi in 3 scuole diverse, lo studio serio è una chimera...
Mi dica, la prego, che si può ancora fare qualcosa per chi come me, nonostante tutto, ama con passione l'insegnamento della religione.
Con stima.

Risposta



Stai tranquilla il concorso ordinario voluto dai pensatori è morto e sepolto.
Continuiamo a lavorare per un concorso per titoli e servizi.