Hai perfettamente ragione: maldestre prove di regime
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domanda
Egregio Prof. Incampo,
sono un incaricato annuale in una Secondaria di I grado del Nord Italia, e mi permetto di disturbarla per chiederle un parere su una vicenda occorsa da pochi giorni che mi ha lasciato profondamente amareggiato. Il nostro Istituto, da alcune settimane, sta lavorando per allestire un Open Day virtuale attraverso il caricamento sul sito istituzione della scuola di materiale audiovisivo relativo alle attività svolte, ai laboratori e alle singole discipline. Allettato dalla possibilità di presentare l'IRC ai genitori delle future classi prime, ho predisposto anch'io un video nel quale vengono indicate le metodologie, gli scopi e le finalità dell'insegnamento di religione nella scuola. Il Dirigente Scolastico, però, ha disposto che il video di religione venisse eliminato dal sito perché in questo modo non si garantivano "le pari opportunità", dato che mancava una presentazione simile relativa all'attività alternativa. Fortemente scosso da questa decisione davvero inattesa, ho ricevuto una grande solidarietà dai colleghi, che si sono prontamente offerti di predisporre un video dedicato alle attività didattiche alternative all'IRC proprio per permettere che la presentazione di religione venisse caricata sul portale. Nottetempo è stato dunque preparato il video dedicato all'AA, al quale - paradossalmente - ha lavorato anche il sottoscritto. Purtroppo però anche questo tentativo non ha sortito i risultati sperati. Il DS ha infatti nuovamente rifiutato il caricamento del video di religione, facendo a mio parare emergere, questa volta, la reale motivazione dietro al diniego: ha giustificato la sua posizione affermando che religione è una materia "sensibile", la cui presenza nel materiale dell'Open Day avrebbe potuto dare adito ad "interpretazioni erronee sull'identità della scuola".
Le chiedo dunque se possa rientrare tra le competenze del DS negare ad una materia curricolare la possibilità di essere presentata all'Open Day della scuola, o se questa decisione non costituisca una patente discriminazione nei confronti dell'IRC e del docente (col quale peraltro non ha mai interloquito sulla faccenda in questione, preferendo dare comunicazione direttamente alla funzione strumentale per l'informatica). A mio modo di vedere, questa vicenda rientra a pieno titolo nella confusione crescente di chi, investito di un'autorità pubblica, nel tentativo di difendere un sacrosanto principio di laicità delle istituzioni, finisce - magari inconsapevolmente - per assumere deleterie posizioni laiciste che, lungi dal tutelare i diritti, agiscono "per sottrazione" precludendo possibilità ed opportunità.
Mi scusi per lo sfogo. La ringrazio anticipatamente per le delucidazioni che vorrà offrirmi e per il suo diuturno lavoro in favore dell'IRC e dei docenti di religione.
Le auguro un sereno Natale.
Cordiali saluti.
Risposta
Hai perfettamente ragione.
Tieni presente che lo Stato continuerà ad assicurare l’IRC, piaccia o non piaccia al DS.
Io ti consiglio di parlare con l’ufficio scuola diocesano ed inviare tutta la documentazione all’USR e al Ministero.
Noi faremo la nostra parte …