Aspettativa
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Domanda
Buongiorno Professore,
insegno in un liceo e spero con tutto il cuore, essendo al mio diciannovesimo anno di insegnamento, che non venga pubblicato il bando del concorso...
Intanto mi permetto di disturbarla per chiederle un consiglio...
A causa di motivi familiari (entrambi i miei genitori hanno gravi problemi di salute e ho anche una bimba piccola) l'anno prossimo non credo di riuscire a sostenere 18 ore settimanali di lezione.
Dal punto di vista professional/contributivo, mi conviene chiedere una riduzione di orario (ad es 5 ore settimanali) oppure aspettativa non retribuita da settembre a giugno?
La concessione dell'aspettativa è a discrezione del Dirigente o è automatica nel momento in cui si fa domanda?
Ringraziandola anticipatamente, le invio i miei più cordiali saluti.
Risposta
In riferimento alla prima domanda ricordo che “I docenti e i dirigenti scolatici … possono usufruire di un periodo di aspettativa non retribuita della durata massima di un anno scolastico ogni dieci anni …” (Cfr. articolo 26 della Legge numero 448 del 23 dicembre 1998).
E’ bene chiarire che è possibile riscattare il periodo di aspettativa non retribuita, ma solo ai fini pensionistici e non ai fini della ricostruzione di carriera.
Infatti l’articolo 5 del Decreto Legislativo del 16 settembre 1996, prevede che, a domanda, il lavoratore può riscattare, nel limite massimo di tre anni, i periodi di assenza dal servizio non retribuiti fruiti dopo il 31.12.1996 solo ai fini pensionistici con contributi volontari.