Lo studio assistito non si valuta

giovedì 30 gennaio 2020

Autore:: Incampo, Nicola

Domanda

Gentile dott. Incampo, grazie in anticipo per la sua attenzione.
Nella nostra scuola (IIS) dall'anno scorso vige la prassi che anche gli studenti che in alternativa a IRC (pochi a dire la verità) fanno studio con assistenza di un docente vengano valutati nello scrutinio e, se nel triennio, a fine anno acquisiscano un credito. Ora: che chi fa realmente attività alternativa venga valutato dal docente di alternativa è certamente corretto, sembra invece meno sensato che la valutazione venga data anche a chi si mette a studiare senza alcuna partecipazione ad attività proposte dal docente che semplicemente vigila sugli studenti. Cosa ne pensa?
La ringrazio e la saluto, cordialmente.

Risposta

Ecco come risponde il MIUR ad una domanda precisa.
“76. Nel documento di valutazione, tra gli insegnamenti obbligatori/opzionali sono state previste due ipotesi tra di loro alternative: scelta dell’insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative. Ma ciò è riduttivo e non corrisponde alla possibilità di scelta ulteriore di cui le famiglie hanno diritto: attività di studio individuale con o senza assistenza di personale docente oppure uscita da scuola.
Non è discriminante per chi si avvale delle due ultime ipotesi?
La sede per esercitare il diritto di ulteriore alternativa all’insegnamento della religione cattolica (uscita da scuola e studio individuale) è quella delle iscrizioni; la sede per mettere in atto tale diritto è l’attività didattica svolta settimanalmente.
In quelle due sedi e in quei momenti si realizza il pieno diritto degli alunni e il rispetto della libertà di coscienza.
Il documento di valutazione non attiene a quel momento di scelta già esercitata, ma si limita a raccogliere gli esiti degli apprendimenti conseguiti relativamente alla religione cattolica o alle attività didattiche e formative alternative.
Lo studio individuale e l’uscita da scuola non offrono contenuti di apprendimento valutabili; e non può quindi essere valutato quel che non c’è.”
(Cfr https://archivio.pubblica.istruzione.it/argomenti/portfolio_faq_5.shtml)