Scuola e la teoria del gender

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Domanda


Caro prof. Incampo anche quest'anno nella mia scuola secondaria di primo grado si è svolto il progetto sull'affettività e sessualità per le classi terze. Le due persone esperte, provenienti dalla Asl di zona, hanno fatto intendere che preferivano incontrare i ragazzi senza la presenza dei professori, affinché gli studenti fossero liberi di esprimersi ... Un genitore mi ha riferito che tra i diversi argomenti è stato trattato anche quello della teoria del gender. Il progetto, inserito nel POF, ha come referente una collega che difende la laicità della scuola. Vorrei chiederti un consiglio su come affrontare la questione, dato che questa cosa é passata sopra la testa di tutti senza nessuna informazione e confronto. Saluti.

Risposta


Se il progetto è stato approvato dal collegio dei docenti certamente l’informazione c’è stata.
Tuttavia trattandosi di un tema delicato dovevano essere informati anche i genitori degli alunni coinvolti per acquisire il loro parere al fine di evitare equivoci e bocciature a posteriori.
Ad evitare un altro caso come quello del liceo di Roma è sempre consigliabile il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche compreso i genitori.
Questo significa che in collegio dei docenti quando vengono presentati i progetti da parte di docenti “con particolari tendenze” è necessaria la massima attenzione e partecipazione da parte dei colleghi, al fine di evitare che con termine laicismo si contrabbandino iniziative contro la morale corrente e cattolica.
Significativa appare la richiesta del personale delle asl che non vogliono la presenza dei docenti con la scusa che i ragazzi non si sentirebbero liberi.