AA psicologia dell’arte?
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Domanda
Gentilissimo prof. Incampo,
nella Liceo Artistico in cui insegno, l'A.A. alla Religione Cattolica è Psicologia dell'Arte. Nell'inserimento telematico dei voti predisposto dal MIUR, la Docente di A.A. ha erroneamente inserito i voti numerici al posto dei giudizi sintetici. Quando, durante i primi scrutini mi sono accorto di ciò e ho fatto presente l'accaduto, sono stato autorizzato dal D.S. a trasformare i giudizi sintetici in voti numerici corrispondenti. Tuttavia il sistema Axios non ha consentito l'inserimento di una valutazione numerica per l'I.R.C. con la dicitura "valutazione non corretta". Questo inconveniente è solo il prodotto di un inconveniente tecnico di un sistema ancora da rodare o è da addebitare ad una confusione del sistema dovuto alla dicitura dell'A.A. in cui compare la parola "Arte" ? E le risulta che questo inconveniente si sia verificato in altre sedi scolastiche? Nel ringraziarla vorrei segnalarle che sono in attesa di una risposta ad un altro quesito
inviato il 26 gennaio dal titolo LIMITE ORARIO GIORNALIERO e che non sono riuscito ad oggi a rintracciare.
Risposta
Relativamente alla prima domanda ti faccio notare che i contenuti della attività alternative però non devono risultare discriminanti e non devono appartenere a programmi curriculari, così come afferma la Circolare Ministeriale numero 368 del 20.12.1985. che indirizza verso contenuti a carattere formativo vedi conoscenza dei diritti umani.
Tutto questo in risposta alla situazione giuridica.
Ma vogliamo affrontare la questione sul piano della logica e del significato dell’ora di religione e dell’ora alternativa ad essa.
Non è stato nella logica del legislatore dare figura giuridica ad un insegnamento fondandolo su una scelta di fede. Se così fosse, i credenti cattolici si sentirebbero vincolati a scegliere religione, i credenti in altre confessioni religiose o altre religioni o ancora di più i non credenti invece sceglierebbero di non avvalersi.
La ragione invece è un’altra ed è il caso di ribadirla con forza: la religione cattolica è disciplina che a pieno titolo è inserita nel contesto scolastico perché dà ragione della cultura, dell’arte, della vita stessa e delle espressioni varie della nostra civiltà che è fondamentalmente cristiana checché ne pensino quei colleghi che vorrebbero l’ostracismo.
Quanto detto, unicamente per riportare serenità nel dibattito in questione che deve prevedere libera scelta per chi al fatto religioso non fosse minimamente interessato ma preferisce altra cosa da fare nell’ora alternativa alla religione, senza paura se quanto avviene in quell’ora sia allettante.
Sempre però in ossequio al buon senso e tenendo in debito conto che l’insegnamento proposto per l’attività alternativa alletta anche per chi fa religione, perché non prevedere tale disciplina (un corso di Psicologia dell'Arte come attività opzionale e quindi accessibile anche a chi si avvale dell’ora di religione).
Quanto poi alla seconda domanda abbiamo segnalato la cosa a chi di dovere.