Il Dirigente scolastico non è padrone della scuola
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Domanda
Gentile dott. Incampo, desidererei che lei mi chiarisse la liceità di una sanzione disciplinare che un dirigente scolastico attribuisce all'alunno senza aver convocato il consiglio di classe. Le spiego meglio: questa mattina, entrando in una prima classe (istituto superiore) leggo sul registro di classe una nota disciplinare del dirigente nei confronti di un alunno. La nota si riferisce alla non ammissione in classe durante l'ora dell'insegnante, a detta del dirigente, offeso da quest'alunno, per un intero mese; per cui sarà impossibilitato a seguire le lezioni della materia. È possibile tutto questo? La ringrazio anticipatamente per il tempo che mi vorrà dedicare!
Distinti saluti.
Risposta
La scuola non funzioni così.
Le sanzioni disciplinare nei confronti degli studenti devono essere comminate nel rispetto di quindi disposto dallo stato degli studenti e delle studentesse.
In ogni caso ogni sanzione che prevede l’allontanamento dello studente dalle lezioni deve essere assunto dal consiglio di classe in forma allargata, cioè con la presenza dei rappresentanti di classe degli studenti e dei genitori.
Il Dirigente scolastico non è padrone della scuola e non può assumere nessuna forma di coercizione senza il rispetto della normativa vigente.