Il dilemma che vorrei sottoporle è il seguente
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Domanda
Gentile Nicola Incampo, buongiorno.
Sono docente IRC presso la scuola primaria e studentessa ordinaria all’ISSR di ***. Il dilemma che vorrei sottoporle è il seguente.
Nel corso della settimana, in diverse classi in cui insegno, i miei allievi mi hanno riferito che il parroco li ha interrogati riguardo la differenza fra insegnamento della religione cattolica e catechismo.
Durante gli incontri, ha spiegato ai bambini che l’IRC è una materia scolastica e “rimane solo nella testa”, mentre solo con il catechismo le cose entrano nel cuore.
“A scuola si parla esclusivamente della storia di Gesù Cristo e delle altre religioni!”.
Ha aggiunto che l’IRC è obbligatoria e “anche se la maestra è la più brava del mondo”, non potrà mai parlare della relazione con Dio.
Inoltre ha commentato che l’insegnamento della religione cattolica, andrebbe tolto dalla scuola: basta il catechismo.
I miei allievi sono rimasti confusi e mi chiedono, spesso, se posso parlare di determinati argomenti (Sacramenti, Cristologia, Parabole, Storia dei Santi, ecc.).
Sono mortificata e sminuita nel mio ruolo di credente, di docente e di studentessa in Teologia.
Confido in una Sua risposta.
La ringrazio e La saluto cordialmente.
Risposta
Il catechismo orienta le scelte di fede della persona, l'IRC ha il compito di ampliare la conoscenza della persona, per renderla capace di porsi verso la realtà in modo consapevole e, dato che la storia e i valori del nostro paese sono profondamente intrecciati con la religione cattolica, si rende necessaria la conoscenza dei contenuti e della sua storia.
Questo significa che anche un non-cristiano, un non-cattolico può tranquillamente frequentare l'ora di religione nelle scuole, dato il suo obiettivo di non-orientamento della scelta di fede (pur senza escludere un'adesione alla fede cattolica scaturita, oltre che dalla grazia, da un confronto con i contenuti della fede).
La differenza tra le due realtà, catechesi e IRC, non sono perciò tanto nei contenuti, quanto nelle finalità differenti, essendo la prima - come detto – orientata verso una scelta di fede e la seconda una conoscenza di quei valori che “fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano” (Cfr. legge 121/85).
Io ti inviterei a parlare con il Parroco prima e l’ufficio scuola diocesano dopo.