Vorrei una sua opinione al riguardo
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Domanda
Gent.mo Prof. Incampo, sono una docente di religione precaria. Le scrivo per ricevere un suo consiglio, perché mi sento non tutelata. Nell'anno scolastico 2012-13 la graduatoria per le supplenze della mia diocesi si chiudeva in anticipo rispetto agli anni precedenti ed io non sono stata informata dall'ufficio scuola, nonostante avesse il mio indirizzo e-mail, indirizzo e numero civico, numero di cell., nulla poi è stato pubblicato sul sito Internet della stessa diocesi. Le altre colleghe, sono riuscite ad essere a conoscenza della novità tramite il passaparola, per quanto riguarda me, non ho ricevuto alcuna informazione neanche dalle stesse colleghe. Quindi, sono stata inserita
in coda nella graduatoria non riuscendo quasi per nulla a lavorare, solo dieci giorni. Quest'anno scolastico mi sono iscritta in tempo nella graduatoria, ma ancora niente supplenze, poiché mancandomi il punteggio del servizio dell'anno precedente sono scesa di posto. Insomma quello che è successo si ripercuote, anche quest'anno e dopo tanti di sacrifici per raggiungere una determinata posizione in graduatoria, ora mi ritrovo in questa situazione. Vorrei una sua opinione al riguardo, perché non riesco a darmi pace e mi sento vittima di un'ingiustizia. La ringrazio per l'attenzione che vorrà mostrarmi e le invio i miei saluti.
Risposta
L’ufficio suola non compila una graduatoria, ma un elenco da dove l’Ordinario attinge i nominativi per poter poi fare proposte di nomina.
Non esiste nessuna normativa che obblighi l’Ordinario a formulare gli elenchi in un certo modo, ma è lo stesso Ordinario a definirli tenendo presente il numero 804 del Codice di Diritto Canonico che così recita: “l’Ordinario del luogo si dia premure che coloro, i quali sono deputati come insegnanti della religione nelle scuole, anche non cattoliche, siano eccellenti per retta dottrina, per testimonianza di vita cristiana e per abilità pedagogica”.