Vorrei sapere se è così

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Domanda


Buongiorno,
sono ***, sto svolgendo un incarico a *** nella scuola Primaria del 2° circolo.
Cattedra piena, che probabilmente si protrarrà fino alla fine dell'anno scolastico.
Nel plesso scolastico dove ho 10 classi, l'insegnante che sostituisco aveva lasciato impostare da parte dei colleghi di plesso l'insegnamento della rel. catt in un'aula a parte, in fondo ad un corridoio, dove tutte le lezioni trasportava la classe, tranne 1 o 2 o nessuno, che non si avvale della materia.
Arrivando io ho iniziato a fare lezioni in classe per gli evidenti migliorativi di condizione e di contesto di cui gli alunni possono godere nella normale classe strutturata. Senza contare la del tutto inutile perdita di tempo, nella già smangiucchiata ora di lezione, che dovrei aggiungere spostando la classe pressoché intera per raggiungere quest’aula che viene anche usata come pre- e post-scuola e con arredo fatiscente. Le sedie inoltre non hanno i gommini e le difficoltà aumentano.
Tutto ciò è evidente.
Ma l’ideologia laicista che impera sembra proprio non volersene accorgere.
Vuole indire una riunione di plesso per decidere dove io devo svolgere l'ora di lezione.
Il dirigente sembra voler rimandare il problema e finora ha lasciato fare indisturbato questo andazzo di prendere decisioni per gli altri.
Mi risulta che le legislazione scolastica, anche nelle primarie, dia il diritto alla maggioranza della classe di rimanere in aula in caso di smembramento della classe. Inoltre in alcune classi tutti si avvalgono della materia.
Mi sembra proprio che il "plesso" non sia un organo con capacità decisionale sulle leggi scolastiche.
Vorrei sapere se è così o se mi sbaglio.
Grazie.

Risposta


E’ proprio così.
La disciplina “Religione Cattolica” ha pari dignità delle altre discipline.
Questo significa che la scuola deve trovare spazi per i non avvalentesi.