La Ragioneria provinciale e il SIDI
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Domanda
Egr. dott. Incampo
Sono la segretaria di una scuola media,voglio porle un quesito,visto che seguo tutti i suoi forum e li trovo molto interessanti.
Nella mia scuola è stata immessa in ruolo una docente di RELIGIONE nell'anno scolastico 2007/2008, a gennaio del 2009 dopo aver superato l'anno di prova, ho fatto il decreto di ricostruzione di carriera. Come penso lei sa, noi scuole ormai usiamo il programma del Ministero SIDI, immessi tutti i dati necessari, è scaturito il decreto che io ho mandato alla ragioneria di *** per il visto. Purtroppo mi è stato restituito, in quanto dicono che l'insegnante è di scuola media, e il sistema è programmato per docenti di scuola SECONDARIA.
A me risulta, da ricerche e da notizie di altre Ragionerie della *** che dobbiamo seguire quello che dice il sistema che ormai per i docenti di religione, immessi in ruolo, non c'è più distinzione tra istruzione secondaria di I grado e II grado l'hanno unificato.
La Ragioneria mi ha invitato a fare un decreto manuale con i conteggi della tabella docenti scuola media. Lei cosa ne pensa? Io ho fatto quello che mi hanno chiesto, ma non so se ho fatto bene; mi hanno detto che ormai dal 2004 è vietato fare provvedimenti provvisori con conteggi manuali, dobbiamo usare solo il programma del ministero.
Come devo comportarmi? Devo ritirare quel decreto e mandare di nuovo quello che elabora il sistema del ministero? Non capisco perché ogni ragioneria segue linee diverse,o forse è come si interpreta?
La ringrazio per la risposta che mi darà e la saluto cordialmente.
Risposta
La scuola deve rimandare alla ragioneria il decreto predisposto dal SIDI.
Perché, il Dirigente scolastico forte delle disposizioni normative vigenti che prevedono che l’IdR è inquadrato ai fini retributivi quale docente laureato di scuola secondaria superiore, contro deduce al rilievo della ragioneria provinciale, confermando in toto il decreto di ricostruzione di carriere.
La ex ragioneria provinciale del tesoro non può in alcun caso vietare o non dare esecuzione ad un provvedimento rispettoso della normativa vigente in materia di ricostruzione di carriera emesso dal Dirigente scolastico.
Vorrei ricordare infine che la ragioneria territoriale dello stato non può permettersi di non concordare con le norme vigenti che a parere del sottoscritto sono chiare ed inequivocabili.
La direzione territoriale attraverso la direzione nazionale può chiedere al MIUR una interpretazione autentica circa la questione di cui si discute.
In mancanza deve dare esecuzione al provvedimento emesso che presenta i crismi della legalità.