Una collega solitamente ben informata...

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Domanda


1) Una collega, iscritta ad altro sindacato di categoria e solitamente molto bene informata, sostiene che non sarebbero più in vigore le riduzioni dello stipendio nei primi 10 giorni della malattia; a me risulta che questa parte del decreto Brunetta sia invece ancora in vigore. Cosa mi puoi dire in proposito?
Eventualmente, quali sono i riferimenti normativi?
2) Io insegno religione (ormai da 29 anni, 23 dei quali nella scuola di attuale servizio, inserita in ruolo con il primo scaglione) in tutte le classi dei Liceo classico "*****" di Siena (16 ore + 2 ore al Liceo della formazione, sezione dello stesso I.I.S. e quindi guidato dallo stesso D.S.).
Già dallo scorso a.s., cioè da quando lui è arrivato, è in corso una vertenza (dai toni molto polemici e talvolta aspri) con il D.S. sulle 40+40 ore di attività funzionali all'insegnamento, ore che secondo il contratto non devono essere né superate né tanto meno accorpate da parte degli insegnanti che hanno più di 8 (?) classi. Il D.S. sostiene che tale norma contrattuale viola quando previsto dal Decreto Brunetta, ha sottoposto alla votazione del Collegio docenti (è legittimo?) che le 40+40 ore vengano
accorpate e che gli insegnanti coinvolti (in realtà solo quelli di religione...) partecipino a queste attività fino ad un totale di 80 ore! L'ha chiamata "didattica creativa"... Il Collegio non ha approvato, ma lui ha ribadito che intende comunque, in quanto D.S., applicare questo criterio. A parte il fatto che, in base al calendario degli impegni che è stato predisposto, sforerò molto probabilmente anche le 80 ore, secondo me si tratta di un abuso vero e proprio, rispetto al quale lui però non intende ragioni tanto da aver dichiarato di essere pronto ad andare davanti al Giudice del lavoro. Io vorrei chiarire una volta per tutte questa questione, ma per farlo ho bisogno di ulteriori appoggi normativi, visto che il richiamo all'osservanza del CCNL (che è molto esplicito al riguardo!) non sembra essere sufficiente.
3) Lo stesso D.S. ha consentito, e continua a consentire, agli studenti non avvalentisi che hanno scelto (al momento dell'iscirzione, come dice esplicitamente la norma) lo studio individuale (senza assistenza) di cambiare la loro scelta in quella di uscire da scuola quando l'IRC si trova alla prima o all'ultima ora di lezione; chiaramente questo ha provocato una vera e propria "emorragia" da scuola, e temo che condizionerà le scelte dei prossimi anni. Alle mie rimostranze ha risposto che comunque la norma va interpretata, accampando scuse assolutamente pretestuose sulla responsabilità della scuola e sulla mancanza di locali, scuse che non hanno ragione di esistere, anche perché mai negli anni precedenti, con gli altri due presidi che lo hanno preceduto, si era verificata una situazione di questo genere.
Cosa posso fare?
Ringraziandoti fin da ora per la pazienza, resto in attesa di risposte (che peraltro ho già dato) che spero siano suffragate da riferimenti normativi più precisi.
Grazie e buon lavoro!

Risposta


Relativamente alla prima domanda ti faccio notare che l’articolo 69 del DPR numero 150, che dà attuazione alla delega contenuta nella legge numero 15 del 4 marzo 2009 e che sarà legge il 15 novembre 2009, modifica le fasce di reperibilità durante le assenze per malattia che saranno definite non più per legge, ma con decreto del Ministro della Funzione Pubblica.
Questo significa che la retribuzione dei giorni in questione non ha subito nessuna nuova variazione.
Quanto poi alla seconda domanda ricordo che le attività funzionali vengono decise da contratti collettivi e non da delibere dei collegi docenti.
Questo significa che quanto deliberato dal collegio a tal proposito non è valido.
Relativamente alla terza domanda faccio notare che il comportamento del preside è illegale, quindi bisogna avviare il Direttore regionale, il Ministero e la CEI.