Rinnovo RSU
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Domanda
Buongiorno, avrei urgenza di conoscere un Suo parere giuridico, carissimo Prof. Incampo, in merito alla possibilità di candidarmi come RSU nella scuola dove insegno. Premetto che sono un Insegnante di Religione stabilizzato da dieci anni nella graduatoria del 30% in una Scuola Secondaria di I Grado (Statale). Considerato che l’Accordo Collettivo Quadro per la costituzione della Rappresentanze Sindacali Unitarie e il relativo Regolamento Elettorale del 7 agosto 1998 all’art. 2 della seconda parte recita:
”Solo eleggibili i lavoratori con contratto a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale” chiedo alla SV la conferma della possibilità che tale candidatura possa essere presentata, tenendo presente che il sottoscritto, dopo quattro anni di servizio continuativo con orario a tempo pieno, ha maturato le medesime prerogative contrattuali, giuridiche e stipendiali che lo equiparano ai docenti di ruolo con contratto a tempo determinato.
Nell’ordinamento giuridico dell’IRC antecedente alle immissioni in ruolo dei vincitori di Concorso, il docente di Religione rimane un docente “stabilizzato” che gode dei medesimi diritti (ricostruzione di carriera, permessi retribuiti, ferie, ecc.) dei suoi colleghi di ruolo, eccezion fatta per la durata del contratto e per la concessione dell’Idoneità dell’Ordinario diocesano.
Inoltre oggi l’Ufficio Scuola IRC dell’Arcidiocesi di Milano, cui sono "incardinato", mi riferisce che in passato altri Insegnanti di Religione con contratto a tempo determinato, cioè prima del Concorso di immissione in ruolo, hanno ricoperto per un triennio la carica di RSU. Esistono dunque dei precedenti documentabili.
Mi interrogo infine se il ricorrere alla durata del contratto come pregiudiziale per escludere una categoria specifica di insegnanti non possa paventare una violazione di diritti costituzionalmente garantiti.
Certo di un Suo sempre puntuale parere, l’occasione mi è gradita per porgerLe cordialissimi saluti.
Al piacere di leggerLa su CulturaCattolica.it...
Risposta
Per prima cosa chiariamo che il rinnovo delle RSU sono slittate.
Effettivamente la norma che regola le elezioni delle RSU è ambigua per gli Insegnanti di Religione, perché afferma che solo gli Insegnanti a tempo indeterminato possono essere elettori passivi.
E’ noto a tutti che gli IdR sono equiparati agli Insegnanti a tempo indeterminato.
Tre anni fa abbiamo assistito al comportamento di alcune organizzazioni sindacali che a Roma lottavano affinché il Comitato dei Garanti approvasse l’eleggibilità degli IdR, mentre in periferia la stessa organizzazione sindacale lottava affinché il Comitato dei Garanti negasse la loro eleggibilità.
Il problema quindi è solo sindacale: noi vogliamo che le organizzazioni sindacali dicano con chiarezza se gli IdR sono eleggibili o non sono eleggibili.