Esoneri, cartellini e permessi negati
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Domanda
Gentile Prof. Incampo,
1.) da un po' di tempo si stanno verificando cose "assai" anomale. Il 16.10.us diversi studenti (avendo nell'orario la prima e l'ultima ora) dell'IISS dove insegno, sono stati esonerati dal frequentare l'ora di RC chiedendo ed ottenendo un permesso con la seguente dicitura: "far uscire il / la propri figli alle ore 12.40 nei giorni in cui l'orario delle lezioni prevede la sesta ora... di religione.
(viceversa quando è la prima, entrata posticipata)... Anomalia, amio avviso, per usare un eufemismo! Come devo e posso comportarmi? Accettazione sempre supina? Ubi maior, minor cessat?
2.) Timbratura cartellino. Rispetto alla sentenza che non obbliga il personale docente a timbrare il cartellino ma solo quello ATA è cambiato qualcosa? Se il DS mi chiamerà a rapporto, ( non intendo minimamente timbrare ) dovrò invitarlo a farmi un ordine di servizio scritto per poterlo impugnare o finchè si limita a "mugugnare e digrignare i denti a livello verbale " lo lascio sfogare?
3.) Ho chiesto il congedo paternale, mia moglie insegna alle primarie, mi è stato detto che sono 30 gg entro i tre anni del bimbo se li prendo io non li prende lei oppure c'è bisogno di una dichiarazione ( vedi modulo allegato ). A me risulta che sia io sia mia moglie abbiamo diritto di prendere 30 gg a testa, comunicandoli con un preavviso di 15 gg?
4.) Sono un incaricato annuale ( 01.09. - 31.08 ) per un'interessantissimo convegno: I volti della violenza a Prato, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione, Provincia, Comune, Onap ecc ecc. Ho chiesto un giorno, come formazione, mi è stato respinto adducendo che: " non è autorizzato dal MIUR, ergo non ho diritto". Risulta sia effettivamente così?
Per cortesia, vorrei un po' di chiarezza, e qualche certezza, sono sicuro come tuo solito saprai spazzare via tanta incompetenza ed ignoranza allo stato puro di molti/e signori/e addetti Amministrativi che da 30 anni eseguito una mansione e pretendono di seguire sempre quella, (considerandosi il Padreterno sulla terra) sprofondando nella loro ignoranza, humus.... Voglia gradire saluti e ringraziamenti cordiali e distinti. Ad majora!
Risposta
Relativamente alla prima domanda ti faccio notare che non è secondo la norma il comportamento del Dirigente.
Questo significa che devi immediatamente avvisare il tuo ufficio scuola diocesano affinché questi lo comunichi alla direzione regionale.
Quanto poi alla seconda domanda chiariamo che non esiste ad oggi nessuna norma di legge o regolamento che obblighi il personale docente a timbrare il cartellino per la rilevazione per l’orario di servizio.
Il CCNL 2003 prevede la timbratura del cartellino con sistemi informatici o automatici solo per il personale ATA.
La questione è stata affrontata più volte in sede di contenzioso fino alla Cassazione e tutte le sentenze hanno confermato la non obbligatorietà della timbratura del cartellino da parte del personale docente. (Cfr. Decisione della Corte di Cassazione – sezione Lavoro – numero 11025 – del 12 maggio 2006 – Presidente Mileo, Relatore De Matteis)
Dal momento in cui non sei obbligato a tale adempimento, ti consiglio di fare rimostranza al Dirigente scolastico ai sensi dell’articolo 17 delle Legge numero 3 del 1957 (TU degli Impiegati Civili dello Stato) tuttora vigente.
Questo significa che se il tuo Dirigente continuerà ad imporre con ordini di servizio un adempimento illegittimo, potrai tutelare i tuoi diritti in sede giurisdizionale mediante ricorso al Giudice del lavoro previo tentativo obbligatorio di conciliazione ai sensi dell’articolo 65 e seguenti del Decreto Legislativo 165/01.
Relativamente alla terza domanda ti ricordo che la norma prevede 30 giorni che possono essere usufruiti da un coniuge o dall’altro, ma comunque i giorni devono essere 30 e non 60.
Quanto poi alla partecipazione ai corsi di aggiornamento, la norma prevede che detti corsi devono essere autorizzati dal MIUR.
Perché non chiedi al Dirigente un giorno di permesso retribuito?