Orario settimanale

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Domanda


Carissimo, il dirigente scolastico della mia scuola (un ISIS) ha dato incarico di formulare l'orario - senza sentire il collegio sull'argomento - con l'unico criterio di "mettere alle ultime ore le materie "meno pesanti" (leggasi: religione, educazione fisica e pare quelle degli Itp). Mi chiedo: posso tacere di fronte ad una cosa de genere? Farò sempre le ultime ore? (da me si fa anche l'ottava ora).Come posso reagire e con quali speranze? Aggiungo che l'orario è in fase di elaborazione e dopo quello provvisorio (già su sei ore) si realizzerà il definitivo che si innesterà se questo orario provvisorio. Attendo una tua parola chiarificatrice e ti ringrazio per l'attenzione di sempre.

Risposta


Il Dirigente Scolastico, ai fini della formulazione dell’orario settimanale delle lezioni, deve tener presenti i criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto e le proposte presentate dal Collegio dei docenti.
Tra i tanti “poteri” che ha il Dirigente scolastico, sicuramente non vi è quello di calpestare la norma statale e la norma internazionale, cioè il Concordato.
Il punto 2.1 lettera a) del DPR 751 del 16.12.1985 e del DPR 202 del 13.6.1990 recita: “Il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica assicurata dallo Stato non deve determinare alcuna forma di discriminazione, neppure in relazione ai criteri alla formazione delle classi, alla durata dell’orario scolastico e alla collocazione di detto insegnamento nel quadro orario delle lezioni”.
La norma mi pare chiara e precisa: sta – a mio avviso – al buon senso del Dirigente scolastico l’applicazione non rigida e matematica, ma rispettosa della persona e del ruolo che occupa nella scuola.
Si ricorda che l’orario delle lezioni deve avere natura didattica, cioè deve tener presente il carico di lavoro degli alunni, contemperandole con le esigente delle famiglie e degli insegnanti.