Non abbandonateci e grazie per il servizio che offrite
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Domanda
Caro prof. Incampo vorrei sapere se è giustificato il timore di molte insegnanti di base, soprattutto riguardo alla riforma, che preferiscono non lasciare le ore di religione in quanto ciò non consentirebbe loro di raggiungere il loro monte ore. Non ritiene che occorre far qualcosa che possa mettere in condizioni queste insegnanti a farsi da parte per dare la possibilità ad altri di lavorare. Per coloro che hanno sostenuto il concorso e che si trovano in graduatoria, pur non rientrando nel 70%, ci sarà un futuro? o dovranno comunque e sempre accontentarsi degli spezzoni. Quante possibilità ci sono che la graduatoria diventi definitiva? Non abbandonateci e grazie per il servizio che offrite.
Risposta
Per prima cosa chiariamo che la riforma Moratti non interviene e non poteva intervenire sulle due ore di religione, perché tale disciplina è concordataria.
Questo significa che non può essere una delle due parti, lo Stato o la Chiesa, a modificare la collocazione dell'IRC nella scuola italiana e questo i Dirigenti scolastici lo dovrebbero sapere.
Quanto poi all'azione che questi esercitano sulle insegnanti a proposito della loro disponibilità o meno a svolgere l'IRC, nella tua diocesi si sta verificando esattamente quello che in altre diocesi italiane si verificò con l'attuazione dell'organico funzionale.
Molti Dirigenti si attivarono anche in questo caso affinché le insegnanti dessero la disponibilità ad insegnare tale disciplina, perché si affermava che con la presenza dello specialista di religione cattolica "NON SI UTILIZZA UN DOCENTE TITOLARE DEL PLESSO" .
Naturalmente la cosa non era vero, ma l'effetto fu che tutti si comportarono così come si stanno comportando nella tua diocesi.
A mio avviso, è bene che l'insegnante di classe riconosciuto idoneo all'insegnamento della religione cattolica e che lo ha sempre svolto con professionalità e competenza, continui ad insegnare religione; resta evidentemente il dovere in coscienza per chi non si ritiene idoneo, a lasciare il posto allo "specialista".
Relativamente alla seconda domanda rispondo che il comma 7 dell'articolo 3 della Legge numero 186 del 18 luglio 2003 così recita: "Dall'elenco dei docenti che hanno superato il concorso il dirigente regionale attinge per segnalare all'ordinario diocesano i nominativi necessari per coprire i posti che si rendano eventualmente vacanti nelle dotazioni organiche durante il periodo di validità del concorso"
Questo significa che se si rendono posti liberi si potrà sperare di diventare di ruolo.