Errore nel Decreto Interministeriale

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Domanda


Gentile don Gabriele, mi chiamo *** e sono un’insegnante di religione cattolica della provincia di ***, già in altre occasioni Le ho scritto ed ho apprezzato le risposte che mi ha dato. Volevo il Suo parere in merito al contenuto del Decreto Interministeriale n. 72 del 30 settembre 2004 (pubblicato in G.U. 303 del 28.12.2004) con allegata la tabella con le dotazioni organiche degli insegnanti di religione cattolica rettificata rispetto la provvisoria pubblicata la scorsa estate. Ho riscontrato oltre alla diminuzione dell’organico del Friuli V.G. da 309 posti disponibili a 297 che può essere anche corretto, un, a mio parere, errore evidente nella determinazione dell’organico per la scuola secondaria di I grado della regione Basilicata, passata da 56 posti a 215! (il F.V.G. ne ha 77). Aggiungo che dai dati pubblicati dallo stesso MIUR per l’anno scolastico 2003/2004 (quello di riferimento per la scuola secondaria) il numero di classi complessive nella scuola secondaria di I grado della Basilicata è di 1.050 a fronte di 20.929 alunni, mentre per il Friuli V.G. abbiamo 1.387 classi a fronte di 27.846 alunni; è pertanto strano che una regione con meno classi e meno alunni abbia il triplo delle cattedre di religione! Aggiungo ancora che 1050 classi diviso 215 cattedre = 4.88 cioè ogni cattedra prevede meno di 5 classi! L’errore mi sembra francamente macroscopico e mi stupisco del fatto, se di errore si tratta, che nessuno al ministero se ne sia accorto. Qualcuno farà qualcosa per correggere l’errore, sempre se di errore si tratta, ora che è già stato pubblicato in gazzetta ufficiale? Grazie.

Risposta




La tua osservazione è stata già da noi rilevata e fatta presente tramite il nostro sito al MIUR.
Mettendo a confronto le due tabelle, quella di luglio (Nota prot. n. 65 del 22 luglio 2004) e quella allegata al Decreto Interministeriale numero 72 del 30 settembre 2004 (pubblicato in G.U. 303 del 28.12.2004) si notano delle incongruenze quasi certamente dovuto al fatto che i dati sono stati trasmessi al MIUR direttamente dalle scuole, senza essere stati confrontati con i dati in possesso degli Uffici Scuola Diocesani che dovrebbero essere più attendibili.
Ci auguriamo che qualche Dirigente ministeriale legga la presente per prendere i necessari provvedimenti correttivi.