Tutti contro tutti

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Domanda


Carissimo Nicola, scorgendo le graduatorie già pubblicate mi sto rendendo conto che a qualche Commissione costa veramente fatica leggere fino in fondo il testo del bando e la tabella dei titoli. Mi chiedo infatti come sia possibile, ad esempio, che un docente nato nel 1966 e concorrente nella scuola secondaria abbia 9 punti di anzianità di servizio (avrà iniziato ad insegnare all'età di 17 anni, considerato che 4 anni vanno tolti a tutti) scavalcando così altri suoi colleghi. Come comportarsi di fronte a ciò? Ad esempio, nella mia Diocesi, so di persone che, volutamente, hanno messo tra gli anni di servizio anche quelli fatti dopo il 1990 e senza titolo, in quanto qualche sindacalista ha suggerito loro di "mettere tutto", tanto poi qualche svista può sempre avvenire. Cosa fare se, per qualche "svista" ci sono docenti che ti passano avanti e tu sai, ma senza prove, che le cose non stanno così? Certo, giunti alla consegna dei titoli dovranno dimostrare ciò che hanno dichiarato, ma tu credi che di fronte ad un certificato di servizio una commissione già stanca e desiderosa di chiudere in fretta tutto, stia a cavillare se tutto è regolare, considerando che, in fondo, nessuno ha fatto ricorso? Ciò che intendo chiederti con la presente è un consiglio su cosa fare subito dopo la pubblicazione della graduatoria (entro cioè i 10 giorni utili), trovandosi di fronte non ad un errore di calcolo sul proprio punteggio (ho già preso visione del modello che hai suggerito nelle pagine del sito), ma ad un errore commesso nei confronti di chi ti ha scavalcato ingiustamente. Ti ringrazio e ti saluto.

Risposta


Io credo che le due maggiori difficoltà che abbiano incontrato sia i Commissari d'esame che gli stessi insegnanti di religione cattolica sono state:
la valutazione degli anni espletati col titolo
i titoli di studio
Una difficoltà molto grossa l'ha creata il punto 2 A/3 del Bando, quando afferma che per poter partecipare al concorso per la scuola dell'infanzia e/o per la scuola primaria è necessario essere in possesso di un "altro diploma di scuola secondaria superiore, congiunto a diploma rilasciato da un istituto di scienze religiose riconosciuto dalla Conferenza episcopale italiana o a diploma accademico di Magistero in scienze religiose rilasciato da un istituto di scienze religiose approvato dalla Santa Sede o ad altro titolo ecclesiastico di livello superiore, tra quelli di cui al D.M. 15 luglio 1987".
Sintesi poco felice di quanto afferma l'Intesa al punto 4.4 lettera b) che così recita: "a chi, fornito di titolo di studio valido per l'insegnamento nelle scuole materne ed elementari, sia in possesso dei requisiti di cui al primo comma del presente punto 4.4; oppure a chi, fornito di altro diploma di scuola secondaria superiore, abbia conseguito almeno un diploma rilasciato da un Istituto di scienze religiose riconosciuto dalla Conferenza Episcopale Italiana".
Questo significa che è titolo di qualificazione professionale il solo diploma magistrale e che l'ISR è titolo aggiuntivo.
L'ISR non può essere invece titolo aggiuntivo quindi per un diplomato in Ragioneria, ma è titolo di qualificazione professionale per costui.
In conclusione: chi era in possesso sia del diploma magistrale che dell'ISR poteva presentare al concorso come titolo di accesso quello che a lui gli era più comodo, cioè dove aveva conseguito un punteggio maggiore; chi invece aveva un diploma di scuola superiore differente da quello magistrale doveva comunque presentare l'ISR.
Altra difficoltà, che per la verità noi avevamo già presentata al Ministero, è stata il titolo di accesso: molte commissioni hanno voluto prendere in considerazione solo gli anni di servizio espletati col titolo di qualificazione professionale presentato come titolo di accesso; interpretazione sbagliata perché il bando all'allegato 5 così recita: "Per ogni anno di servizio prestato nell'Irc nelle scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie, punti 0,60 fino a un massimo di punti 15. Il servizio deve essere prestato, dopo il 1-9-1990, con il possesso del titolo di qualificazione previsto dal DPR 751/85."
Questo significa che gli anni, per valere punti 0,60, devono essere stati espletati con un titolo di qualificazione professionale, ma ripeto, non è scritto da nessuna parte che devono essere espletati con lo stesso titolo di accesso.
Può succedere che un docente abbia presentato come titolo di accesso l'ISR e abbia sempre insegnato alla scuola elementare con il solo diploma Magistrale, ebbene tutti questi anni sono stati espletati col titolo specifico e quindi sono utili ai fini concorsuali.
Purtroppo queste situazioni hanno indotto a sbagliare molti mettendosi tutti contro tutti.
Per la verità noi non abbiamo mai consigliato a nessuno a far reclamo contro altri, ma solo per evidenziare sbagli fatti alla propria persona, soprattutto pensavamo che gli insegnanti avessero letto bene quello che è scritto nel modello di domanda nelle avvertenze: "I dati riportati dall'aspirante assumono il valore di dichiarazioni sostitutive di certificazione rese ai sensi dell'articolo 46; vigono, al riguardo, le disposizioni di cui all'articolo 76 che prevedono conseguenze di carattere amministrativo e penale per l'aspirante che rilasci dichiarazioni non corrispondenti alla verità".