Servizio militare e primo concorso
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Domanda
Gentile prof. Incampo, Le invio questi quesiti via e-mail perché non sono riuscito ad accedere, benché registrato, alla pagina "domande" sul sito culturacattolica.it. Innanzitutto mi scusi per la lunghezza del primo quesito. Sono un insegnante di religione che parteciperà al prossimo concorso, quello appena approvato e che prevede in prima attuazione le procedure "riservate". Insegno ininterrottamente dal 1985 con il possesso dei titoli previsti dall'intesa come incaricato annuale. Nel 1990 ho prestato servizio militare in continuità di servizio, nel senso che ho avuto l'incarico dal 1 settembre 89 al 28 luglio 90, data in cui ho cessato il servizio perché iniziava il servizio di leva. Rientrato dalla leva il 28 luglio del 91, il 1 settembre dello stesso anno ho ripreso il servizio. Se non fossi partito per il militare, avrei continuato il servizio, e sarei stato nominato anche per quell'anno, come poi è in effetti successo appena rientrato e per i successivi 13 anni, essendo rimasti invariati i requisiti (titolo professionale e idoneità) e la disponibilità dell'ordinario diocesano alla nomina. Mi rendo conto che in assenza dei decreti attuativi della legge appena approvata è difficile fare previsioni, ma secondo Lei verrà valutato il servizio militare come servizio prestato? Mi sembra di aver letto una risposta negativa alla domanda analoga di un collega sul sito, ma non capisco il perché: l'interruzione è stata solo per il periodo di prestazione del servizio di leva, per una motivazione riconducibile ad un dovere nei confronti dello stato e non per scelta, ed in questo caso la sua non riconoscibilità verrebbe a costituire una discriminazione rispetto alla situazione di chi, per ipotesi, quel servizio non lo ha prestato perché, ad esempio, donna. Si tratterebbe di una incostituzionalità ed infatti ogni volta che si verificano situazioni analoghe, lo stato riconosce il servizio prestato da chi era in servizio al momento della chiamata alla leva con il possesso dei requisiti previsti. Credo che la sua risposta negativa al collega fosse legata alla sua situazione di supplente al momento della chiamata. Da parte mia, nel caso che nei decreti di indizione del concorso ci si "dimenticasse" di chi non per colpa sua, ma per servire la Repubblica nel servizio di leva o civile,ha un anno in meno si servizio, credo di essere nella situazione per poter ricorrere al Tar con buone possibilità di aver ragione. Alcuni sindacalisti interpellati mi hanno detto che non dovrebbero esserci problemi nel riconoscimento. Passo al secondo quesito, più breve. Secondo Lei, nella tabella di valutazione dei titoli, varrà di più il Baccellierato in Teologia conseguito in una facoltà Teologica o il Magistero in scienze Religiose rilasciato da un ISSR? Grazie per la pazienza.
Risposta
Il professore può stare tranquillo in quanto il servizio militare prestato in costanza di rapporto di lavoro è valido a tutti gli effetti, per cui il periodo trascorso da militare dal 1 settembre al 28 luglio, essendo superiore a 180 giorni, gli viene riconosciuto come anno intero.
Relativamente alla seconda domanda, i titoli previsti dal punto 4 dell'Intesa li differenzierei così:
1. Dottorato
2. Licenza
3. Baccelleriato
4. Seminario Maggiore
5. ISSR
6. Laurea + ISR
7. ISR.