Alfieri (USMI): ‘Utilizzare anche le 12mila paritarie, Azzolina incomprensibile’
Rilanciamo il giudizio di sr Anna Monia Alfieri, a proposito della proposta di utilizzare anche le scuole paritarie per garantire la scuola in questo tempo di Covid-19. Sembra che l'ideologia statalista sia sempre più dura a morire. Ma il Ministro Azzolina ha a cuore il bene degli studenti e delle famiglie?- Curatore:
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SCUOLA: Alfieri (USMI), ‘Utilizzare anche le 12mila paritarie, Azzolina incomprensibile’
Roma, 19 ago. (Adnkronos) - “A settembre almeno il 15% degli alunni, pari a 1,2 milioni di persone, dovrà trovare collocazione al di fuori degli edifici scolastici, proprio per la necessità di garantire il distanziamento. E’ incomprensibile la ragione per la quale la ministra Lucia Azzolina, che continua a chiedere collaborazione, rifiuti o meglio non prenda proprio in considerazione la proposta sostenuta dai suoi alleati, dall’opposizione e dai cittadini: patti educativi fra statali e paritarie, una soluzione facile e a costo zero”. Lo dice all’Adnkronos Anna Monia Alfieri, esperta di politiche scolastiche e referente scuola Usmi e Cism che aggiunge: “Mi appello al premier Conte, utilizziamo le 40mila statali e le 12mila paritarie”.
“Un ultimo ma importante sforzo è stato chiesto ieri dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a Comuni e Province, chiamati a collaborare con le scuole per recuperare spazi alternativi per le lezioni - prosegue - ma la drammatica sottovalutazione delle conseguenze della chiusura delle scuole, l’impreparazione di fronte alla necessità di riaprire le scuole, e soprattutto, la risposta che la politica intende dare (solo assunzioni di precari e banchi nuovi) fa capire quanto grande sia il rischio che i nostri giovani paghino nei prossimi anni il prezzo più alto di questa crisi”.
“Intanto le paritarie grazie alla autonomia sono pronte, autonome ma non libere. Le statali, libere ma non autonome, con le mani legate non ripartono - conclude l’esperta - Quale è la logica sottesa? Perché impedire che il diritto all’istruzione riparta per tutti senza lasciare indietro nessuno? Possono una ministra, un governo, assumersi una responsabilità così grave? Rubare il futuro ai figli con un debito cattivo che non potranno mai pagare avendo distrutto il capitale umano?”.
(di Roberta Lanzara)
(Rol/Adnkronos)