Cultura della vita o sgomento di fronte alle tragedie

Forse, anche davanti allo sgomento della Procura della Repubblica di Parma, non possiamo continuare a vivere senza prendere posizione di fronte alla tragedia di Chiara P. (tra l’altro accomunata ad altre ugualmente terribili) e fermarsi nei giudizi alle considerazioni più vicine al gossip che a una reale presa di coscienza che evidenzi o chieda: «che cosa possiamo fare?

Così scrive il Procuratore della Repubblica:
«… occorre sottolineare, in questo momento, un aspetto sul quale bisogna riflettere: la vicenda di cui ci stiamo occupando (al di là degli aspetti penali che saranno affrontati subito dopo) presenta profili di altissima drammaticità e provoca sentimenti di sgomento: sgomento per due piccole vite stroncate e che non hanno potuto avere, finora, una sepoltura dignitosa; sgomento per una famiglia, che a sua volta dovrà prendere consapevolezza del dramma che si è consumato tra le mura domestiche; sgomento per un giovane – il fidanzato dell’indagata – privato per ben due volte di una paternità alla quale avrebbe avuto diritto di aspirare; ma sgomento anche per una vita – quella della giovane madre– che da oggi appare destinata a cambiare, perché ella dovrà prendere piena coscienza di quel che è accaduto e di quel che accadrà ni seguito.
E’ per tutto ciò che l’Autorità Giudiziaria – attraverso questo comunicato e alla parallela conferenza stampa – si avvicina in punta di piedi a questo multiforme dramma umano, assicurando la doverosa informazione al pubblico senza alcun trionfalismo, con il massimo equilibrio e la più grande sobrietà…»