Repubblica scrive CulturaCattolica.it corregge
Puntuale come un orologio svizzero, il quotidiano Repubblica, poco prima o subito dopo la festa dell’Assunta, scrive sul quotidiano notizie sull’ora di religione cattolica e/o sugli insegnanti di questa disciplina- Autore:
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Oggi 19 agosto 2014 ha scelto di scrivere sugli insegnanti di religione.
Per prima cosa diciamo che ci meraviglia molto come il dottor Salvo Intravaia abbia fondato tutto il suo ragionamento sui dati degli avvalentesi dell’anno passato, cioè dell’anno scolastico 2012/13 e non sull’anno scolastico che sta per iniziare; infatti i numeri degli alunni dell’anno scolastico 2013/14 che si sono avvalsi dell’Insegnamento della religione cattolica per l’anno scolastico 2014/15 non sono ancora stati resi pubblici dalla CEI e quindi tanto meno dal MIUR.
Ma andiamo con ordine.
Riportiamo quello che Repubblica scrive e successivamente come stanno veramente le cose.
1. Il titolo afferma che gli insegnanti di religione “Sono 2 mila in più di dieci anni fa, nonostante il calo degli alunni - “Specialisti” scelti dai vescovi, al posto delle maestre “tuttofare”
• 2000 docenti in più in dieci anni vuol dire 200 in più ogni anno; il numero 200 all’anno mi pare in linea con pensionamenti, con le indisponibilità dei maestri di ruolo e di classe (e non tuttofare). Volevo ricordare a chi legge che dieci anni fa il numero dei docenti che chiedeva di andare in pensione era intorno al numero 50.000
2. Nell’articolo leggiamo che “nonostante l’inarrestabile calo degli alunni che seguono la materia…”
• All’articolista sfugge che in Lombardia, ad esempio, il numero degli alunni che ha scelto di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica è aumentato dell’1,5% che tradotto in numero significa che in Lombardia 20000 alunni in più dello scorso anno hanno chiesto di far religione cattolica, e per essere più precisi nella sola diocesi di Milano la percentuale degli avvalentesi è aumentata più del 2%.
3. Nell’articolo leggiamo ancora “…per effetto di un errore nella legge Fornero, furono bloccati in classe fino al compimento dei 67 anni di età – il governo approvava il decreto con i posti complessivamente funzionanti per l’insegnamento della religione cattolica che aumenteranno di 310 unità rispetto al 2013.”
• Questo significa che 310 docenti di religione cattolica in virtù del Gl numero 90/14 dovevano essere collocati in pensione d’ufficio.
Intravaia non li vuole in pensione perché insegnanti di religione.
In ultimo inviterei Repubblica a correggere il box sempre di pagina 18 intitolato “I numeri” quando afferma che nella scuola dell’infanzia si fanno “Un’ora e 45’ alla settimana”, perché nella scuola dell’infanzia si fa un’ora e trenta’ alla settimana.