Interrogazione in Commissione
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Al Ministro degli Affari Esteri
per sapere
premesso che l'Agenzia Habeshia di padre Mosè Zerai è fonte qualificata e accreditata presso organismi internazionali come il Consiglio d'Europa e l'Unione Europea;
nella giornata del 4 giugno scorso dà questa notizia: “Gerusalemme: Oggi è stata incendiata la casa di 3 profughi eritrei, ora feriti lievemente sono stati già dimessi dal ospedale”.
Questa aggressione di stampo xenofobo e razzista colpisce rifugiati eritrei di religione cristiana, sottrattisi ad un regime marxista e poi scampati alle mani degli schiavisti del Sinai, sono stati infine accolti in un Paese i cui fondatori hanno avuto le carni marchiate da soprusi spaventosi in nome della razza;
purtroppo, a giudizio dell'interrogante, la situazione anche in Israele sta peggiorando, un clima razzista è alimentato anche da politici di scarsa memoria, che alimentano una vera e propria campagna di criminalizzazione dei profughi;
il pretesto per alimentare l'odio è il pregiudizio che l'aveva generato. E così elementi razzisti hanno dato fuoco alla casa degli eritrei per bruciarli vivi.
Se i fatti riportati corrispondano al vero;
se, nella cornice di amicizia e di cooperazione a tutti i livelli, il governo non ritenga di dover far presente alle Autorità israeliane, nei modi più opportuni, il dovere di rispettare il diritto dei profughi e dei rifugiati, in particolare degli eritrei che non hanno un luogo dove posare il capo a causa della loro appartenenza religiosa che li rende rifiutati in tutti i Paesi del Nord-Africa.
Roma, 5 giugno 2012